twinter

Alvarez: Mazzarri gongola. Ha trovato l’Hamsik nerazzurro!

Il detto, ma anche i fatti dicono: per fare una casa solida e duratura nel tempo ci vogliono ottime fondamenta. Ma se vogliamo una casa di lusso, beh qui ci vogliono i tocchi di classe. Nell’Inter di Mazzarri, le fondamenta sono ben piantate...

Riccardo Fusato

Il detto, ma anche i fatti dicono: per fare una casa solida e duratura nel tempo ci vogliono ottime fondamenta. Ma se vogliamo una casa di lusso, beh qui ci vogliono i tocchi di classe. Nell'Inter di Mazzarri, le fondamenta sono ben piantate ma ci sono anche i ritocchi alle facciate, quelle che contraddistinguono un condominio di pregio da un altro, e queste sono opera di Ricky Alvarez.

Per capire l'importanza di Alvarez nella nuova Inter di Mazzarri basta soffermarsi sui numeri di ieri sera: 65 i tocchi dell’argentino che si muove tra le linee, dietro a Palacio, Ricky effettua 33 passaggi (28 giusti, solo 5 sbagliati), 8 cross, 1 lancio positivo. E, soprattutto, crea 4 occasioni da gol. A chi sostiene che Alvarez sia a volte troppo leggerino, ecco la risposta: su 26 contrasti, 13 vinti e 13 persi. Per un giocatore con spiccate caratteristiche offensive è un dato tutt’altro che trascurabile. Aggiungiamo altri numeri per dire dell’importanza di questo argentino che a molti, quasi tutti, pareva un oggetto misterioso e che Mazzarri ha saputo trasformare in uomo decisivo: 5 dribbling riusciti (solo 3 falliti), 6 palloni recuperati, 1 anticipo. E, quando Mazzarri gioca a scacchi e toglie Taider e Guarin inserendo Kovacic e Icardi, ecco che Alvarez si sposta a centrocampo (zona sinistra) e da lì inventa e produce. E’ suo l’assist per il gol del 2-1 di Jonathan.