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Perisic: “Inter è storia, scelta per progetto. Firmare per il terzo posto? Neanche per il secondo!”

Sta vivendo un periodo di forma bellissimo, Ivan Perisic. Il croato viene da tre gol in tre partite e sarà sicuramente uno dei più attesi, domenica sera, in occasione di Inter-Juventus.La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato in esclusiva per...

Riccardo Fusato

Sta vivendo un periodo di forma bellissimo, Ivan Perisic. Il croato viene da tre gol in tre partite e sarà sicuramente uno dei più attesi, domenica sera, in occasione di Inter-Juventus.La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato in esclusiva per parlare del derby d’ItaliaCrede che con una sconfitta domenica la Juve sarebbe fuori dalla lotta scudetto?No. Resterebbero 30 giornate e loro hanno dimostrato negli ultimi anni di essere i migliori.In estate però hanno perso Pirlo, Tevez e Vidal…Al tempo ho pensato che se ne andavano tre dei loro cinque uomini più importanti. Poi è vero che hanno preso diversi giocatori forti. Speriamo che abbiano bisogno di ancora un po’ di tempo per trovare il giusto assetto.Anche l’Inter ha cambiato tanto?E’ stato proprio il nuovo progetto ad attrarmi. L’Inter ha alzato la Champions 5 anni fa, è un club che ha fatto la storia. E possiamo sfruttare il vantaggio di non fare le coppe, che toglieranno energie alle nostre concorrenti. Avere il tempo di allenarsi e conoscersi è fondamentale in un nuovo progetto. Meglio fare un anno senza Coppe e poi entrare in Champions che due anni in Europa League.Ma lei firmerebbe per il terzo posto? Avrei firmato per avere 16 punti dopo 7 giornate. Non certo per il terzo posto finale. E neanche per il secondo. Sono già arrivato secondo la stagione scorsa con il Wolfsburg. Ho lasciato la Germania anche perché avevo capito che sarebbe stato impossibile rivaleggiare con il Bayern”A chi andrà lo scudetto? Manca troppo tempo, ma sento che ci sarà una sorpresa.Cioè? Non vincerà la Juve”Nemmeno domenica sera?Non amo fare pronostici o indicare match winner, ma per batterli dovremo metterci cuore, testa e quella fortuna che non guasta mai.A loro chi toglierebbe? Sono un ottimo gruppo. Certo che Pogba..”Cosa sa delle rivalità contro i bianconeri?Ai tempi di Calciopoli ero troppo giovane. Mi interessa il campo. Eppure percepisco da diversi fattori, anche la richiesta di biglietti da parte di amici, che è una gara speciale. E dire che già il derby mi aveva dato emozioni indescrivibili».Per battere la Juve basterebbe l’Inter delle cinque vittorie consecutive di inizio campionato?No, dovremo salire parecchio di livello. E il pubblico di San Siro può darci una grande mano».Anche perché l’ultima volta, contro la Fiorentina, è stato un incubo…Quella gara ci deve servire da lezione, ma non fa testo. Serata maledetta, a cominciare dall’infortunio di Jovetic nel riscaldamento, che poi ha convinto Mancini a cambiare sistema di gioco. Diversi di noi si sono trovati fuori posizione. Poi abbiamo preso subito gol. Il rosso a Miranda è stata la mazzata definitiva».