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Allegri: “Penalizzazione? Abituati a tutto. Obiettivi Champions e il 2° posto”

Juventus Antonello
Le dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico della Juventus alla vigilia della sfida al Castellani contro l'Empoli

L'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l'Empoli, in programma domani sera.

Con che spirito si affronta l'Empoli? 

"Lo spirito deve quello di una squadra che dovrà avere una reazione alla sconfitta in Europa League e all'eliminazione. Perché comunque abbiamo da mantenere il secondo posto in classifica e sarebbe comunque un risultato importante visto gli ultimi due anni in cui la Juventus è arrivata due volte quarta".

Ha avuto modo di confrontarsi con la società e si sente fondamentale per un nuovo ciclo? 

"Con la proprietà ho parlato e gli ho espresso i miei pensieri come faccio sempre quando si arriva a fine stagione e poi comunque quotidianamente mi confronto con Calvo e con Scanavino. Però in questo momento parlare del futuro non ha senso perché abbiamo tre partite importanti. Noi sul campo dobbiamo portare la Juventus nelle prime quattro posizioni che sarebbero quelle che valgono la Champions che per una squadra italiana sono molto importanti. Poi per quello che succede fuori noi non possiamo decidere ma dobbiamo solamente aspettare che ci dicano quello che decidono gli altri. Sotto questo aspetto non ha nessun senso parlare del futuro. Mancano 15 giorni alla fine della stagione e noi dobbiamo essere concentrati su wuello che dobbiamo fare ora" . 

Tu ti senti di dire in questo momento che resterai al 100%?

"Io ho un contratto di due anni e rimango al 100% per quanto riguarda la mia scelta. Io posso decidere su di me non sugli altri".

Allegri: “Penalizzazione? Abituati a tutto. Obiettivi Champions e il 2° posto”- immagine 2

Condivide l'analisi di Szczesny dopo Siviglia?

"Quando si giocano le partite bisognerebbe stare sempre zitti. Infatti già faccio fatica io a parlare perché comunque a caldo si possono dire cose inesatte. Io tante volte vedo le partite e la sensazione che ho sul campo magari può essere diverse perché c'è una componente emotiva molto forte. La squadra a Siviglia ha fatto tutto quello che poteva fare. Siamo stati imprecisi in attacco e abbiamo concesso un gol che potevamo evitare se difendevamo un pochino meglio però sono cose che capitano. Però andare a Siviglia e fare cinque, sei o sette palle gol non era semplice e purtroppo li siamo stati un po' imprecisi poi il Siviglia è una squadra forte e lo dimostra la storia degli ultimi anni in Europa League. E comunque la squadra ha fatto tutto quello che poteva fare".

Domani è probabile che arrivi una nuova situazione da fuori, da questo punto di vista la squadra ne risentirà o avrà stimoli? 

"In questo momento non ci ho neanche pensato. Ho solamente pensato che domani bisogna andare a Empoli e tornare alla vittoria per togliere le scorie di Siviglia. Poi dopo vedremo, quello che dovremo fare e fare bene. Avremo due trasferte Empoli e Udinese e lo sconto in casa con il Milan. Matematicamente ci servono tre punti per essere tra le prime quattro al netto di quello che succede fuori. E quello è quello che dobbiamo fare, per il resto noi non ci possiamo fare niente. Noi siamo abituati a tutto. L'importante è concetrarsi e volere questo secondo posto. Bisogna essere forti punti o non punti, lo siamo stati per tutto l'anno e bisogna essere anche in questi 15 giorni per raggiungere gli obiettivi sul campo".

La società teme faccia valutazioni diverse rispetto alle sue?

“Non lo so, non sono nella testa degli altri. Posso solo dire qual è la mia scelta, il resto vedremo. Al momento bisogna essere concentrati sul finale di stagione. Bisogna vedere se la Juventus parteciperà o meno alle coppe, poi la dirigenza farà le sue valutazioni”.

Lei si sente punto di riferimento dell’area sportivo come detto da Elkann?

“Le sue parole mi hanno fatto sempre piacere. Io sono sempre stato disponibile nelle società in cui sono stato, faccio parte di un’azienda e ho un senso di responsabilità. Per quanto mi riguarda l’allenatore è un responsabile dell’area sportiva che insieme alla società deve scegliere il meglio per i risultati nel campo e fuori dal campo. Poi la società valuta e fa le proprie scelte dove magari non entra”.

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Sente la fiducia di proprietà, dirigenza e squadra?

“Sento la fiducia perché fino a questo momento qui siamo secondi in classifica e sopra di noi c’è solo il Napoli, andando al netto di tutto. Se poi ci mettiamo il lordo la classifica magari poteva essere migliore”.

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