Gli investigatori e i pm che indagano su Doppia Curva avevano individuato in un magazzino a Cambiago, nel Milanese, il presunto "arsenale" della curva Nord, composto, tra l'altro, da kalashnikov, bombe a mano e proiettili. Per quel ritrovamento era stato arrestato il 50enne ultrà dell'Inter, Cristian Ferrario. Il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto il ricorso dei suoi legali e ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.


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Arsenale Curva Nord: il riesame conferma il carcere per Ferrario

Il gip di Milano Domenico Santoro nell'ordinanza ha parlato di un "quadro inquietante" emerso col ritrovamento della "santabarbara" nel magazzino a Cambiago, tra cui "un fucile AK 47", una "mitragliatrice Uzi" e "tre bombe a mano". Uno scenario "che lascia intravedere una proiezione criminosa" degli ultras ancora più preoccupante di quella venuta a galla finora nell'inchiesta Doppia Curva. L'operazione originale aveva portato a 19 arresti nelle curve di Milan e Inter. E con l'inchiesta è stata contestata l'associazione per delinquere anche aggravata dal metodo mafioso.
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—Ferrario per il giudice sarebbe 'il custode' dell'arsenale ritrovato e il contenuto del garage apparterrebbe anche ad Andrea Beretta in carcere dal 5 settembre per l'omicidio di Antonio Bellocco. Da settimane Beretta ha scelto di collaborare coi pm. Tra l'altro, nella notte tra l'1 e il 2 dicembre è stata trovata un'altra pistola, stavolta nell'abitazione di un giovane ultrà interista. Il tifoso appartiene al gruppo di 'Brianza acolica' ed è indagato a piede libero per detenzione illecita dell'arma.
(Fonte: ANSA)
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