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Bergomi: “Vi racconto il mio Mondiale ’82. Prima della finale Bearzot mi disse…”

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Oggi cade il 40° anniversario della vittoria dell'Italia ai Mondiali in Spagna del 1982. Beppe Bergomi ha ricordato alcune tappe dell'impresa

Marco Macca

Oggi cade il 40° anniversario della vittoria dell'Italia ai Mondiali in Spagna del 1982. Nel corso di un'intervista a Il Messaggero, Beppe Bergomi ha ricordato alcune tappe di quell'impresa azzurra:

Bergomi: “Vi racconto il mio Mondiale ’82. Prima della finale Bearzot mi disse…”- immagine 2

Lo Zio parte per la Spagna come riserva, ma all’improvviso diventa titolare.

«L’infortunio di Vierchwood, la prima delle alternative per la retroguardia, cambiò le gerarchie. Entrai con il Brasile per sostituire Collovati, poi Bearzot decise di confermarmi contro la Polonia, affidandomi Lato. Ero sicuro di tornare in panchina nella finale, ma a sorpresa il giorno prima del match con la Germania Bearzot mi avvertì “se Antognoni non recupera, tocca a te. Antognoni provò fino all’ultimo, ma alle cinque del pomeriggio Bearzot mi chiamo e mi disse “giochi tu. Devi marcare il biondino”. Il biondino era Rummenigge, uno dei più forti di quell’epoca. Non mi spaventai: scesi in campo con l’incoscienza dei 18 anni".

Questo quarantennale ha reso finalmente omaggio a Enzo Bearzot.

«Ha detto bene: sportiva e umana. Vedeva il calcio con occhio fino. La marcatura di Gentile su Zico, tanto per fare un esempio. Era un uomo severo ed esigente, ma sapeva parlare al cuore delle persone. Io persi il mio papà, Giovanni, all’età di sedici anni: non è retorica affermare che per me fu un secondo padre. Ho cercato di assimilare i suoi valori. Riuscì pure a stimolare la mia curiosità oltre i confini del calcio. Era un uomo di profonda cultura».

Chi ha avuto l’idea della chat su WhatsApp campioni del mondo 1982?

«Altobelli. In quest’ultimo mese è stato un “ping” continuo».

Zio, un pensiero per chi 40 anni dopo?

«Per Bearzot, Scirea e Paolo Rossi. Sono sempre con noi».

(Fonte: Il Messaggero)

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