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Bertolino: “Inter, obiettivo restare tra le prime 4. Ecco perché Interspac. Lukaku…”

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In una lunga intervista a Repubblica, il comico e tifoso nerazzurro analizza l'estate dell'Inter tra mercato e futuro

Gianni Pampinella

Fin qui è stata un'estate complicata per i tifosi dell'Inter. Dopo la vittoria dello scudetto, in pochi mesi la squadra nerazzurra ha perso pezzi importanti come Conte, Hakimi e Lukaku. "Fa parte del nostro Dna, come la Serie A. Certo, tanti ci hanno messo del loro, ma diciamo che a certe cose siamo vaccinati. Tipo Pfizer. Io poi sono pessimista di natura, per questo ho aderito anche a Interspac: per essere vicino a una squadra che si decompone, benché il tutto sia stato fatto chirurgicamente per motivi di bilancio. Ovvio, poi vedo il Psg che prende chiunque e mi girano", dice Enrico Bertolino intervistato da Repubblica.

L’inizio della crisi è stato l’addio di Conte.

«Certo, ci è mancata d’improvviso la stella polare. Però Inzaghi è un’ottima scelta, ha dimostrato di saperci fare con le rimanenze. Ovvio, io parlo dando per scontato che non vada via pure Lautaro, altrimenti sì che crolla tutto».

Dando per scontato che resti, qual è l’obiettivo del campionato?

«Due. Vincere le partite contro Juve e Milan e restare nelle prime quattro».

Nulla più? E l’Europa?

«Diciamo che sarebbe bello superare il girone, finalmente, e poi magari incontrare il Chelsea di Lukaku».

Parliamone. Questa lettera come l’ha presa?

«Diciamo che l’avrei scritta più in là, se proprio. Ora siamo come il marito appena piantato che riceve la lettera dalla moglie "Però fai parte di me".  Certo, anch’io avrei fatto carte false per tornare nella squadra che mi aveva scartato. Ma tanto valeva dirlo, non usare le solite frasi "sono interista dentro". Inutile, io ho visto Facchetti e Corso, bandiere vere, adesso il rito di baciare la maglia andrebbe abolito».

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Dzeko come nome non le basta?

«Ottimo, certo, ma vediamo come Inzaghi imposterà il gioco. E Dumfries ha fatto tanto durante l’Europeo, speriamo si ripeta».

Çalhanoglu le piace?

«Preso al Milan a zero euro sì. Poi ha finito presto l’Europeo, sarà riposato. Ecco, temo che sia spremuto Barella, e sarebbe bellissimo recuperare Sensi, così come cedere Vidal».

Felice di tornare allo stadio?

«Non vedo l’ora. Credo poco agli ultrà distanziati, ma lo stadio è un fenomeno sociale: la partita, certo, però pure la salamella. E il poter saltare il giro di shopping al centro commerciale. Comunque la cosa più bella della prossima stagione è il fatto che potremo ritornare allo stadio»

(Repubblica)

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