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Biasin: “Perché Eriksen fatica così tanto all’Inter? La risposta è semplice. E ora Conte…”

Le parole di Biasin, sulle colonne di Libero, in merito al danese

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne di Libero, Fabrizio Biasinha parlato così di Christian Eriksen, a segno in Nazionale. Il danese, ora, ha la chance di giocare dall'inizio nel derby:

"Che il danese Christian Eriksen sia forte lo sanno i migliori e peggiori frequentatori di Bar Sport, lo sa chi scrive, lo sa persino la nonna di chi scrive. Conte lo sa? Sì, lo sa anche l’allenatore dell’Inter. E allora perché non gioca? Risponderemo a questa e ad altre domande poco più avanti. Prima, facciamo il punto. Il danese Christian Eriksen nella serata di domenica ha segnato un gol in Islanda che te lo raccomando. Sfrutta un rimpallo al limite della sua area di rigore, parte in contropiede con palla incollata al piede, conduce la sfera per 60 metri, gli avversari lo inseguono ma non lo raggiungono, infine la butta dentro facendo sembrare il tutto facile-facile. Bravissimo. E lì capisci che il ragazzo, oltre ai piedi buoni, ha pure un’ottima condizione atletica. Con la sua Nazionale, ad oggi, Eriksen ha messo insieme 99 presenze e saranno 100 domani contro l’Inghilterra (33 gol al momento, gran bel bottino)".

NUMERI

"Altri due dati significativi. In sei stagioni e mezzo di Premier League, Eriksen, tra tutti i giocatori del campionato inglese, è risultato: 1° per gol su punizione diretta (8), 1° per gol da fuori area (23), 1° per occasioni create (570), 1° per assist (62), 7° per gol + assist (113). Mica pizza e fichi. E allora perché all’Inter fatica così tanto? Semplice, perché deve giocare. E voi direte: «Quando gioca non incide». Può darsi, ma il fatto è che si tratta sempre di 90 minuti quando va bene, oppure di mezza partita, oppure di uno spezzone, di sicuro non l’ideale per sentire addosso la fiducia che, in passato (e con la sua Nazionale) ha sempre avuto".

VERSO IL DERBY

"Conte rema contro il suo gioiello? Giammai! E, anzi, sta studiando il modo per “incastrarlo” alla meglio nel 3-4-1-2 messo in campo da inizio stagione. Sabato, per dire, va in scena il derby di Milano. Con Sensi squalificato le possibilità a centrocampo sono comunque molte, ma due rimangono le più praticabili: Vidal e Brozovic in mezzo al campo con Barella dietro alle punte, Barella e Vidal in mezzo al campo con Erichetto dietro alle punte. Ecco, questa seconda soluzione pare, francamente, la più allettante. Poi oh, sia chiaro, noi frequentiamo i già citati Bar Sport e non abbiamo uno straccio di patentino, ma la sensazione è che l’acquisto dell’ex giocatore del Barcellona sia stato caldeggiato proprio per potersi permettere il danese tra i titolari. “Permettere” perché sì, è vero, a Eriksen non puoi chiedere una micidiale fase difensiva, ma di sicuro puoi pretendere un altrettanto micidiale fase offensiva: nessuno come lui sa far viaggiare il pallone, trova lanci in verticale e, aggiungiamo, “vede” la porta (51 gol in 226 partite con il Tottenham, non pochi per un centrocampista)".

ERIKSEN NON TITOLARE

"Per chiudere, torniamo al principio: perché Eriksen non è un titolare nell’Inter di Antonio Conte? Perché in campo è tutto tranne che “un Conte” e, allora, il tecnico ha bisogno di capirlo e “digerirlo”. Continuiamo a pensare che ci riuscirà, forse già a partire dal match di sabato, ovvero in quello che rischia di diventare il derby più strano mai visto a Milano".

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