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Da Boninsegna e Facchetti jr. a Zoff, il ricordo di Bellugi: “Uomo positivo e amico vero”

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Ex compagni di squadra e amici ricordano Mauro Bellugi dopo la scomparsa dell'ex calciatore dell'Inter e della Nazionale Italiana

Alessandro De Felice

Massimo Moratti, Beppe Marotta e non solo. Il mondo del calcio - e in particolare quello interista - piange la scomparsa di Mauro Bellugi. La Gazzetta dello Sport riporta le parole di Roberto Boninsegna, che racconta il suo dolore per la scomparsa di un ex compagno ma soprattutto un amico: "L’ho chiamato martedì, mi pareva in ripresa: “Devo fare ancora un piccolo intervento e poi sarò a posto” e invece... Io perdo un carissimo amico e il nostro calcio una persona buona, sempre allegra, positiva. Mi uniscono a Mauro tanti ricordi, scelgo la risposta che mi diede quando gli raccomandai di non fare finezze nella nostra area ché se avessimo preso gol lo avrei rincorso... “E quando mai riuscirai a prendermi...”, rispose beffardo. In realtà era troppo bravo con i piedi per fare il difensore e troppo buono d’animo, pure. Ogni tanto l’avversario picchialo, gli gridavo".

Bellugi aveva un gran rapporto anche con Facchetti. E a ricordarlo è il figlio Gianfelice: "Ho ancora in mente la copertina del Corriere dei Piccoli con mio padre dietro la cattedra che dice a Mauro, disegnato nel banco dello scolaro: “bravo Bellugi, adesso hai imparato tutto”. Perché tra i due ci fu una sorta di staffetta nerazzurra, un passaggio di consegne. Ci siamo frequentati molto come famiglie, su tutte la vacanza in Brasile fatta nel 1987 col pretesto di un torneo master. E poi altre situazioni di relax in Versilia".

Durante l'esperienza al Bologna, Bellugi conobbe Franco Colomba: "La simpatia fatta persona. Compagno e giocatore eccellente. Amico vero". A Napoli, invece, ritrovò Oscar Damiani: "Ci conoscemmo nelle giovanili dell’Inter, stavamo assieme nel pensionato: nacque un rapporto solido, stabile. Poi ci ritrovammo nel Napoli".

In Nazionale ha giocato con Cabrini ("In Argentina fu impareggiabile nel tenere allegro il gruppo, serbo l’immagine di un ragazzo simpaticissimo") e Zoff ("Ricordo al Mondiale ‘78 quel suo libricino con le barzellette: gli dicevi un numero e lui partiva... Era un uomo positivo, pieno di gioia di vivere"). Infine c'è spazio anche per il ricordo del presidente del Torno Urbano Cairo: "Era un grande giocatore, con caratteristiche che oggi ne farebbero quel che si definisce un difensore moderno. Lo ricordo come un ragazzo pieno di vita, di entusiasmo, un tipo brillante, che si faceva notare per le qualità che aveva. Davvero un calciatore e un uomo speciale: mi dispiace tanto che sia mancato".

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