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Repubblica – Cassa integrazione e fondo di garanzia: la strategia della Figc. Uefa e Fifa, prende quota l’idea…

Il quotidiano analizza il piano della Federcalcio per ammortizzare le perdite

Alessandro De Felice

In assenza di una data in cui ripartire, il mondo del calcio va a caccia del limite oltre il quale non andare per non rischiare di compromettere anche la prossima stagione. "L'idea di sforare la scadenza naturale del 30 giugno, la data in cui prestiti e contratti finiscono e i bilanci della maggior parte dei club chiudono, è ormai universalmente accettata" scrive Repubblica.

Per il quotidiano è difficile pensare che i campionato possano ripartire prima della metà di maggio, mentre si fa strada l'ipotesi di rivedere il calcio giocato all'inizio di giugno. L'idea di Uefa e Fifa è quella di sconfinare ad agosto, con la stagione 2020/2021 che potrebbe partire il 12 settembre e terminare il 1° giugno, lasciando spazio al Campionato Europeo. In questo modo non è utopia disputare la finale di Champions League a Ferragosto.

Intanto la Fifa ha istituito un gruppo di lavoro per prorogare i contratti in scadenza il 30 giugno e gli accordi tra club con prestiti e trasferimenti già ufficializzati per il prossimo 1° luglio.

Oltre alle sponsorizzazioni delle agenzie di betting, La Figc, nella riunione convocata ieri, ha chiesto l'estensione della cassa integrazione ai calciatori con contratti fino ai 50 mila euro lordi, la proroga delle concessioni sugli impianti e la sospensione dei canoni di locazione. Nei prossimi giorni si parlerà di parametri per ottenere le licenze di iscrizione ai campionati e dei tagli degli stipendi.

Intanto la Fifa studia la creazione di un fondo economico di garanzia, al quale destinerà circa 15 milioni di euro, per la sicurezza di club in crisi di liquidità. Lo stesso che la Figc sta facendo per il calcio italiano.

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