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Prandelli: “Adriano, obiettivo era uno solo. Balotelli troppo personaggio. Cassano…”

Prandelli: “Adriano, obiettivo era uno solo. Balotelli troppo personaggio. Cassano…” - immagine 1
L'ex allenatore, al Festival dello Sport di Trento, ha parlato dei tre ex attaccanti dell'Inter
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Cesare Prandelli lo ha allenato al Parma. Un giocatore che tira bombe a mano, dicevano dalla Nord quando tifavano per Adriano. L'ex attaccante nerazzurro è stato protagonista di uno dei racconti che l'ex tecnico ha fatto di quel giocatore che ha allenato in gialloblù. «Il più forte in assoluto», lo ha definito.

E poi, intervistato da Veltroni, al Festival dello Sport che si sta svolgendo a Trento, ha aggiunto: «Credo sia il più forte in assoluto, forse perché non ha fatto quello che doveva fare. Aveva un fisico pazzesco. Era arrivato un po' sovrappeso, ma una forza pazzesca. Lui era sempre 3-4 kg in più. In palestra avevo dei pesi, gli ho messo in tasca altri pesi e lui mi chiese perché, io gli risposi che tanto non gli cambiava visto che i kg li prendeva in pochi giorni. Allora un giorno si è tolto tutto e ha iniziato ad avere un regime alimentare pazzesco. È diventato una forza della natura, un ragazzo buonissimo che non aveva interesse a diventare il più forte giocatore del mondo. Aveva l'obiettivo di portare via dalle favelas 50 famiglie e l'ha fatto, il suo compito era quello. Del calcio non gliene fregava più di tanto». 


Prandelli: “Adriano, obiettivo era uno solo. Balotelli troppo personaggio. Cassano…”- immagine 2

Prandelli, durante lo stesso evento, ha avuto modo anche di dire la sua su altri due suoi ex giocatori, anche loro ex nerazzurri, Cassano e Balotelli. «Mario è un bravo ragazzo, secondo me in quel momento era uno dei più forti al mondo, a livello puramente tecnico. Aveva tecnica, struttura, personalità, non sbagliava le partite perché era teso, in qualsiasi campo non si emozionava mai. Il suo problema era che è diventato troppo personaggio e per reggere il personaggio devi lavorare più degli altri. Gliel'ho sempre detto. In Nazionale non ha mai creato problemi, poi dura pochi giorni, non c'è il tempo per le stupidaggini, ecco. Antonio è diretto, ci diverte tutt'oggi, lui è proprio così, non le pensa, dice quello che gli viene al momento, non drena, lo dico positivamente. Libero nel pensiero, ha il suo codice, se gli parli in maniera chiara, guardandolo negli occhi, ho avuto con lui un bel rapporto. Sa che diventa personaggio quando va oltre, ma gratta gratta, un po' di verità c'è sempre», ha concluso.

(Fonte: gazzetta.it)

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