FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

TS – Conte come Mourinho: ha caricato a pallettoni l’Inter. E quell’abbraccio con Oriali…

Il tecnico nerazzurro visto da TuttoSport. Nessuna garanzia sul fatto che resti ma ora ha una battaglia da combattere, in EL

Eva A. Provenzano

TuttoSport già in prima pagina ha parlato di Conte e lo ha paragonato a Mourinho. E per dire questo nell'articolo si parte nell'abbraccio finale tra l'allenatore nerazzurro e Oriali. Come era successo 10 anni prima con il tecnico portoghese al termine della sfida con il Barcellona. I due si ritrovarono alla fine della partita del Camp Nou, abbracciati in mezzo al campo ad esultare sotto la curva dei tifosi interisti in delirio. Aprirono persino gli idranti.

Conte, sembra Mourinho. Quell’abbraccio con Lele Oriali al fischio finale di Inter-Bayer Leverkusen: "In tanti si augurano che anche quello fra Oriali e Conte a bordo campo diventi un abbraccio da ricordare. Certo, l’Inter ha solamente fatto un nuovo piccolo passo in più verso la meno affascinante Europa League, approdando alla semifinale, ma è chiaro che se fra dieci giorni la squadra di Conte dovesse alzare il trofeo, sarà comunque un evento da celebrare", si legge sul quotidiano sportivo. L'ultimo trofeo in casa Inter è arrivato nel 2011 e questa stagione potrebbe assumere un senso diverso. Dal 2010, anno del Triplete nerazzurro, nessuna italiana ha vinto in Europa.

I paragoni si sprecano. Ma l'Inter di Conte è partita da una base diversa. Mourinho ereditò una formazione che aveva già vinto in Italia con Mancini. Mourinho vinse in campionato nel 2009 e nel 2010 vinse tutto ma dopo che Moratti portò alla sua corte Lucio, Thiago Motta, Sneijder, Milito ed Eto’o, più Pandev a gennaio. Era stato un mercato fatto di acquisti Moratti e dell'epico scambio con Ibra. "Conte, con un mercato faraonico, ha migliorato il doppio quarto posto di Spalletti e ha portato la squadra più avanti in coppa, seppur in Europa League e non in Champions. Il prossimo step lo conoscono tutti, ma è impossibile oggi dire chi ci sarà sulla panchina dell’Inter fra un mese", si legge ancora su TS.

Vincere in Europa avvicinerebbe Conte a Mou, gli mancano le vittorie internazionali. E poi le cose in comune: "Stessi punti in campionato, leader offensivi pretesi e chiesti sul mercato (Eto’o nel 2009, Lukaku nel 2019), lunghe campagne in Europa e un gruppo unito contro il mondo". Mourinho aveva costruito una macchina da guerra, l'ha protetta da chiunque provasse ad avvicinarsi e ha creato il mito del rumore dei nemici. Conte ha caricato i suoi, ha avuto uno sfogo incredibile, ma li ha difesi riconoscendo i meriti di tutti. Il gruppo si è compattato attorno a lui e ha preso forza. Barella lo ha detto: "Abbiamo risposto a chi diceva che non siamo una squadra di avere le palle". Sembrano parole di chi ha davvero capito il concetto di battaglia. Conte deve combattere ora quella con lo Shakhar, un passo alla volta.

(fonte: TS)

tutte le notizie di