Antonio Conte l'ha sempre etichettata come un 'percorso'. La crescita dell'Inter sotto la gestione del tecnico salentino continua, step dopo step. Raggiunta la vetta della classifica, ora la squadra nerazzurra deve mantenerla fino al termine, dimostrando di essere maturata. Dalla conoscenza a Eriksen e Perisic, ecco quelli che il Corriere dello Sport considera i vari step della cammino della squadra nerazzurra fino alla definitiva maturità.
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Il Corriere dello Sport analizza il percorso dell'Inter da quando Antonio Conte è arrivato fino alle ultime vittorie in campionato
La conoscenza
Nella passata stagione, l'Inter ha posto le basi per tornare a vincere. Il successo sfiorato in Europa League, con la finale persa contro il Siviglia, e il secondo posto in campionato a un punto dalla Juventus, oltre agli scossoni con una separazione sfiorata, hanno rappresentato il primo passo. Nella prima annata alla guida dell'Inter, Conte ha dovuto trasmettere al gruppo le sue idee, i principi di gioco e le metodologie.
Niente equilibrio
All'inizio della seconda annata, Conte ha deciso di spingere sull'acceleratore: pressing altissimo, esterni sulla linea degli attaccanti e due difensori a fare i mediani. La conseguenza è stata la perdita dell'equilibrio, con tanti gol segnati ma nel contempo troppi subiti. Il momento chiave? Le due rimonte contro Torino (da 0-2 a 4-2) e quella solo sfiorata con il Real Madrid (da 0-2 a 2-2 per poi incassare il 3-2).
La 'nuova' difesa
A partire dalla sfida contro il Sassuolo, l'Inter ha dimostrato di essere più equilibrata e attenta, senza rinunciare alla capacità di fare gol con grande facilità. Skriniar, De Vrij e Bastoni non si spingono più in avanti, ma aspettano gli avversari e lasciano più spazi. Il risultato è la serie di 8 vittorie consecutive ma anche il difetto di diventare troppo prevedibile quando l'avversario pensa solo a difendersi.
Hakimi cambia marcia
Dalla sfida contro lo Spezia del 13esimo turno, Conte decide di promuovere Hakimi, che diventa titolare inamovibile. Il rendimento dell'ex Borussia Dortmund è incredibile: un'altra freccia nell'arco di Conte, da aggiungere a Lukaku e Lautaro.
Vittoria della consapevolezza
Il successo per 2-0 contro la Juventus, firmato da Vidal e Barella, consegna all'Inter di Conte la giusta consapevolezza della propria forza. I nerazzurri dominano il big match e lanciano un messaggio ai bianconeri e al campionato: dopo il doppio k.o. nella passata stagione, la vittoria di San Siro "sembra quasi un passaggio di consegne".
Le ultime carte
Secondo il Corriere dello Sport, l'ultimo scatto coincide con le sfide contro Lazio e Milan. Contro i biancocelesti, Conte si gioca le carte Eriksen e Perisic: il risultato è una squadra con maggiore qualità, rapidità e imprevedibilità. Sei reti realizzate, come i punti conquistati, e una sola subita. Il quotidiano conclude: "Le vittorie con biancocelesti e rossoneri sono come esami di laurea. E il +4 in classifica vale come una tesi in via di elaborazione. Non resta che attendere maggio per discuterla...".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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