LEGGI ANCHE
"Capiremo se si potrà stabilire un nuovo equilibrio, che faccia restare il campionato nazionale al centro del sistema, e non facendolo diventare un playoff per le competizioni internazionali. Se è vero che avere otto squadre italiane nelle coppe europee è sicuramente un vanto, dall'altro lato rischia di svuotare l'ambizione di vendere all'estero il nostro campionato", ha aggiunto. "Le dieci proprietà straniere? Si tratta di una grande trasformazione, anche rispetto alla governance del campionato. La fase futura del campionato non può non tenere conto di una programmazione di investimenti differenti, per la creazione di un sistema economico che sostenga il CALCIO giovanile attraverso le infrastrutture. Il CALCIO e la Serie A non sono solo trentotto giornate che si giocano nel corso dell'anno, ma un sistema, una media company che genera contenuti", ha detto ancora De Siervo.
"Con questo Festival volevamo riportare la Serie A tra i tifosi - ha concluso- Con 32 panel abbiamo avuto la possibilità di discutere vari temi, dalla questioni sugli stadi, alla Nazionale italiana, fino a personaggi come dei leggendari coach. L'obiettivo è continuare a progettare, ripartendo da questo festival e dagli spunti positivi che ci portiamo dietro. Dopo il covid abbiamo investito non poco per riportare tante persone allo stadio, con grandi percentuali di affluenza possibili anche grazie ai risultati europei fantastici di Atalanta, Fiorentina, ma anche la Roma nelle annate precedenti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA