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Giroud: “Scudetto, si può fare. L’Inter non è affondata, rimane un pericolo”

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Nella lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, l'attaccante francese ha parlato anche della lotta scudetto

Gianni Pampinella

Nella lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, Olivier Giroud ha parlato anche della lotta scudetto. L'attaccante rossonero lancia la volata: "L’Inter non è affondata e rimane un pericolo come il Napoli e la Juve. Siamo coscienti che lo scudetto sia alla portata, ma bisogna rimanere lucidi, umili, continuare a lavorare duro fino alla fine. Abbiamo solo delle finali da giocare, le affronteremo al 200 per cento per realizzare il nostro obiettivo che poi è anche un sogno: riportare al Milan lo scudetto, undici anni dopo l’ultimo".

Lei sognava anche di vincere la Premier League, ma lo scudetto quindi le andrebbe bene lo stesso?

«Certo che sì, perché è un altro sogno d’infanzia. È vero, da ragazzo seguivo molto l’Arsenal dei francesi, ma tifavo molto il Milan del mio giocatore preferito Shevchenko. Sarei davvero fiero di fare vincere il Milan come lui».

Giroud: “Scudetto, si può fare. L’Inter non è affondata, rimane un pericolo”- immagine 2

Il suo amico Mathieu Flamini, che vinse lo scudetto 2011, dice che quel Milan aveva più stelle, ma la stessa osmosi di questo Milan. D’accordo?

«C’è una perfetta alchimia tra i giocatori di esperienza e i giovani. Vedo gli ingredienti giusti e il giusto equilibrio che mi fa ben sperare. Non nego che allora c’erano grandi star come Ronaldinho, Pirlo, Nesta, Seedorf, Inzaghi. Insomma era il grande Milan ma anche questo Milan ha qualche nome importante e soprattutto molti giovani che fanno ben sperare per il futuro».

Finora che cosa le è piaciuto di più e di meno della Serie A, rispetto alla Premier League?

«Non mi aspettavo tanta intensità anche contro squadre sulla carta meno forti. Tutte pressano e vanno in marcatura a tutto campo, attaccano per vincere, prendendo rischi, senza timore. Dell’Atalanta si sapeva, ma abbiamo faticato pure con Salernitana o lo Spezia di Thiago Motta, al di là dell’episodio arbitrale controverso. E sarà dura anche al ritorno con Torino e Verona. Bisogna restare concentrati perché è un campionato davvero competitivo. Poi, si possono migliorare i terreni di gioco: in Premier sono davvero perfetti. Ho visto qualche spogliatoio un po’ piccolo, ma ce ne sono pure in Premier. La verità è che è un calcio che mi piace».

(Gazzetta dello Sport)

 

 

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