Gianni Infantino era presente, giovedì pomeriggio, alla giornata-evento in ricordo di Paolo Rossi organizzata dal Museo della Fifa a Zurigo. "Paolo faceva parte della tua vita anche se non lo conoscevi. Per me è stato il calciatore italiano che ha avuto il più grande impatto sull’orgoglio di essere italiani. Con il suo sorriso, con la sua semplicità. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo, ma anche per chi non ha avuto questo privilegio lui ha un significato speciale: ha incarnato i valori dell’amicizia, del rispetto, della rivincita, dell’essere parte della squadra. Non ha mai fatto pesare i suoi meriti in quel Mondiale", ricorda il numero uno della Fifa.
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Infantino: “Il calcio sta andando verso una sorta di disuguaglianza. Il 20 dicembre…”
Il presidente della Fifa era presente alla giornata-evento in ricordo di Paolo Rossi
Il 20 dicembre sarà una data importante e Infantino spiega perché: "Sì, il 20 dicembre avremo un summit con tutte e duecento le federazioni mondiali. La proposta non è solamente il Mondiale ogni due anni, ma si parla anche di calcio femminile e di giovanili, del calendario internazionale e delle interruzioni dei campionati. E’ un tema ovviamente che va discusso: siamo in piena fase di consultazione, ci sono pareri contrari, ci sono pareri favorevoli, dipenda da che parte si guarda".
"Quello che faremo sarà presentare delle idee e anche gli aspetti economici, cosa che finora non abbiamo fatto, per dimostrare quale può essere l’impatto positivo dell’organizzazione di un nuovo calendario internazionale, di un Mondiale più frequente. Oggi sappiamo che il calcio sta andando verso una sorta di disuguaglianza, verso un gruppo sempre più piccolo di élite, sia a livello di club sia a livello di Nazionali. Il ruolo della Fifa deve essere quello di globalizzare e mondializzare il calcio. Vedremo cosa si può fare in questo senso: continuiamo a parlarne, continueremo a farlo anche dopo il 20 di dicembre".
(Tuttosport)
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