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Inter, centrocampo da inventare col Genoa. Conte ha tre soluzioni

Il tecnico dell'Inter studia le mosse per chiudere al meglio il 2019 e per battere il Genoa per riprendere la Juve in testa alla classifica

Andrea Della Sala

Ultima gara del 2019 per l'Inter che chiude ancora più in emergenza visti i tanti giocatori in infermeria e gli squalificati Brozovic e Lautaro. Dal 2020 Conte dovrebbe recuperare qualche pedina e una mano arriverà anche dal mercato.

"L’Inter oggi chiuderà il 2019 contro il Genoa e Antonio Conte potrà contare sulla fondamentale esperienza di Borja Valero. Ieri in gruppo e recuperato dopo l’affaticamento che l’aveva costretto ad alzare bandiera bianca nei minuti finali della sfida di Firenze. Con lo spagnolo in campo, Conte dovrà dunque trovare un solo uomo a centrocampo da affiancare a Borja e Vecino, stanti le assenze di Barella e Brozovic. Le opzioni sono principalmente tre, a meno che l’allenatore non opti per un offensivo 3-4-3 con due fra Lazaro, Esposito e Politano a supporto di Lukaku. Se invece sarà sempre 3-5-2, Conte dovrà scegliere fra Skriniar, Candreva e Agoume. Il difensore slovacco ha giocato alcune gare in mediana in nazionale e nel caso sarebbe lui il perno centrale davanti alla difesa con Vecino e Borja mezzali (dietro giocherebbe Bastoni). Con Candreva, che ha iniziato la carriera a centrocampo per poi allargarsi sulla fascia, sarebbe invece Borja il regista", spiega Tuttosport.

"Infine Agoume, lui sì centrocampista di ruolo, classe 2002 e buttato nella mischia nel finale di Firenze. Per Conte il francesino - di età, non di fisico - non è ancora del tutto pronto, ma chissà che non provi la mossa a sorpresa. Sulla carta il favorito sembra Candreva, ma tutto può succedere come per esempio che alla fine non esca invece dal mazzo Gagliardini, ieri in gruppo come Sensi e candidato a un posto in panchina insieme all'ex Sassuolo. Di sicuro, mentre Agoume è in lizza per una maglia, chi sembra in rampa di lancio per la prima da titolare è un altro baby talento nerazzurro, il coetaneo Sebastiano Esposito. L'attaccante, pure lui classe 2002, non è più una novità, ha già giocato sei spezzoni negli ultimi due mesi e in Champions contro il Borussia Dortmund aveva conquistato il pubblico di San Siro con una mezzora di grande impatto (si era procurato un rigore)", aggiunge il quotidiano

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