Inter, Onana si presenta e lancia la sfida a Maignan. E quanti consigli da Eto’o

Nel corso del vertice andato in scena nella sede dell'Inter tra il presidente Zhang, la dirigenza e il tecnico Inzaghi è apparso anche André Onana: il portiere camerunense, complice anche la partita di beneficenza organizzata dal connazionale Eto'o, ha avuto modo di vivere quella che sarà la sua prossima città. Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Quarantotto ore intense, giusto per capire come sarà la vita da luglio in poi. André Onana è ripartito ieri destinazione Amsterdam, ma in due giorni si è immerso davvero dentro Milano, la città che diventerà presto sua. Lo ha richiamato qua l'amico e mentore Samuel Eto'o, la prima persona a cui il camerunese aveva telefonato quasi otto mesi fa, subito dopo essere stato contattato la prima volta da Piero Ausilio: il d.s. interista era stato lesto a mettere le mani sul miglior portiere con contratto in scadenza nel 2022. Oltre ad avergli raccomandato caldamente l'Inter a tempo debito, lunedì Eto'o ha abbracciato il connazionale André per il suo Integration Heroes Match. Ma, prima e dopo la partita, lo ha guidato in questa prima esplorazione milanese. Ha dato consigli per orientarsi anche sulla zona in cui abitare: pare che una delle possibilità sia trasferirsi in uno stabile di lusso non lontano da viale della Liberazione, sede del club nerazzurro, e con tanti inquilini rossoneri.

Il nocciolo di questo primo assaggio milanese è stato, però, il passaggio di Andrè martedì nel quartier generale nerazzurro: quando già Inzaghi e Zhang avevano abbondantemente discusso di futuro e mercato, è spuntato lui e si è presentato alla compagnia. Innanzitutto a Simone, che dovrà gestire la convivenza con Handanovic e trasformare questo nascente dualismo in risorsa: facile a dirsi, meno a farsi. E ha stretto la mano a Steven, con cui ha comunicato in perfetto inglese, una delle tre lingue, assieme a francese e spagnolo, che Onana maneggia. Merito della rigida educazione all'Ajax, ma anche degli anni nella Cantera del Barcellona. Le lingue parlate presto diventeranno quattro perché l'italiano è in fase di avanzato apprendimento: già da tempo, il camerunese ha iniziato con delle lezioni private ad Amsterdam e il livello inizia ad essere buono. Promette di masticarlo ancora meglio per il ritiro del 6 luglio".

"Il portiere del futuro interista ha, quindi, parlato a lungo con i dirigenti che lo hanno voluto, Marotta e Ausilio, ma è soprattutto rimasto colpito dall'indole solidale del club: se Inter Campus da anni colora il mondo di nerazzurro con progetti di solidarietà, anche André assieme alla moglie Melanie è attivo nella beneficienza. Ha aperto da anni in Camerun una fondazione che porta il suo nome: la sua volontà è quella di dare «un futuro migliore a tutti i bambini», soprattutto quelle africani. Il presente, invece, è la sfida esaltante a un collega in una città che lo eccita già: Mike Maignan ne è stato re in questa stagione appena passata, ma ora André vuole strappargli con i guanti la corona".