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TS – Inter, pericolo “braccino”: in pochi abituati a certe pressioni. E Conte…

Getty Images

I nerazzurri si avvicinano al traguardo scudetto, ma quasi nessuno si è mai ritrovato a competere per un titolo in carriera

Fabio Alampi

L'Inter si avvicina sempre di più al traguardo scudetto, ma gli ultimi due pareggi contro Napoli e Spezia hanno insinuato nella mente di tanti tifosi ansia e paure di "braccino". Una sensazione che diventa legittima pensando alla poca abitudine della maggior parte dei calciatori nerazzurri a competere per certi traguardi. Tuttosport spiega:

"Il pallone che pesa come una palla medica. In questo periodo capita a chi si trova davanti alla montagna chiamata scudetto. Restando a latitudini nerazzurre, e senza andare a rivangare nel 5 maggio, i ricordi più recenti in tal senso riportano la mente al rigore sbagliato contro il Siena da Marco Materazzi (2-2, 11 maggio 2008) che avrebbe poi trasformato l’ultima partita, a Parma, in una finale: quel giorno, in un San Siro bardato a festa, sarebbe bastato vincere ma l’Inter - per la prima volta trovatasi spalla a spalla con un avversario (la Roma) dopo aver vinto per dispersione il primo campionato post-Calciopoli - riuscì nell’impresa di farsi rimontare due volte. E così finì a insulti (“Andate a lavorare”), che sostituirono i previsti festeggiamenti".

"Difficile dare torto a Conte, alla luce del curriculum degli undici mandati in campo nell’infrasettimanale a Spezia. L’unico ad aver vinto due campionati top era Ivan Perisic che ha conquistato la Bundesliga prima col Borussia Dortmund (2011/12) quindi col Bayern (2019/20). Handanovic , De Vrij , Bastoni , Hakimi (che però ha vinto 5 trofei con Real e a Dortmund), Barella e Lautaro non hanno mai vinto un campionato in carriera, mentre Skriniar ha in bacheca un titolo in Slovacchia con lo Zilina ma da assoluta comparsa quando era giovanissimo (una presenza da novanta minuti più una comparsata di appena un minuto). Più consistente, ma sempre a livello di campionati di seconda fascia il curriculum di Eriksen (tre Eredivisie tra il 2010 e il 2013 ai tempi dell’Ajax), Brozovic (tre campionati croati con la Dinamo Zagabria tra il 2012 e il 2015) e Lukaku (campione del Belgio con l’Anderlecht nel 2009/10)".

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