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Inzaghi si gode la reazione da uomini. L’Inter si prende il secondo posto col minimo sforzo

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L'Inter batte 2-0 il Lecce. Basta un gol per tempo, di Mkhitaryan e Lautaro, per conquistare tre punti importanti in ottica Champions

Andrea Della Sala

L'Inter archivia la pratica Lecce senza fare troppa fatica. Basta un gol per tempo, di Mkhitaryan e Lautaro, per conquistare tre punti importanti in ottica Champions.

"Nella sfida dei rimpianti con il Milan, è l’Inter a mettere a segno un bel colpo. Col minimo sforzo. Perde Spalletti, vanno al tappeto i rossoneri e Simone Inzaghi si gode la “reazione da uomini”. L’aveva chiesta all’indomani della sconfitta con il Bologna. I nerazzurri non sono proprio guerrieri highlander che mettono a ferro e fuoco il villaggio nemico, ma esperti combattenti che sanno approfittare dei momenti giusti per impadronirsi del bottino. Anche perché non c’è resistenza. Sembra che il Lecce abbia una sola strategia: impedire all’Inter di costruire basso e tagliarle i ponti con l’attacco. Ma il rischio è sempre in agguato. E appena Mkhitaryan fa saltare il piano non c’è alternativa. Così Lautaro, lui sì guerriero d’altri tempi, può firmare il 2-0 e l’Inter sistemarsi a -15 dal Napoli. Situazione che non cambia niente dal punto di vista scudetto, ma almeno consolida quella zona Champions che male non sarebbe per club e tecnico. Tanto, si sa, la decisione finale dipenderà da mille variabili. Con il Lecce bene tante cose. Per lo spettacolo e la furia offensiva meglio ripassare un’altra volta", analizza La Gazzetta dello Sport.

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"Con la Champions che incombe, e con la semifinale di Coppa Italia contro la Juve che ha molti più significati di una semifinale, è chiaro che l’Inter non può fare la schizzinosa. Sono tre punti su Napoli e Milan: quello che serviva. Al netto della fama di “ammazzagrandi” del Lecce, si può però ammettere che quello dell’Inter era il compito più facile. Il Lecce ci ha messo del suo, lottando una ventina di minuti e poi arrendendosi al fato. L’Inter non poteva ricevere regalo migliore: non aveva voglia di schiacciare l’avversario, era successo lo stesso contro il Verona. Una volta in gol, i nerazzurri scelgono di tenere lontani i rivali, fare possesso (oltre il 70% nel primo tempo, 62% nel secondo) e colpire quando si può. Con il Verona c’era stato qualche rischio, il Lecce ha evitato complicazioni".

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"Evitando qualsiasi discorso scudetto, a meno che il Napoli improvvisamente non decida di farsi del male, la classifica comincia però a farsi interessante. Due punti sulla Lazio, tre su Milan e Roma, 8 addirittura sull’Atalanta. Lo “scudetto” dell’Inter sono la Supercoppa vinta, la Coppa Italia in ballo, la zona Champions adesso più sicura, e i quarti di Champions alla portata. Può essere ancora scritto tutto e il suo contrario", chiude Gazzetta.

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