Paolo Condò, nel suo editoriale per Repubblica, ha voluto sottolineare i meriti di Simone Inzaghi: "La seconda coppa stagionale ribadisce la bontà dell'annata interista, partita con poderosi tagli all'organico e arrivata con risultati concreti, una porta sullo scudetto non ancora sprangata e persino un piccolo rimpianto europeo. La soluzione ai tempi supplementari (come già in Supercoppa) e la quantità di episodi al limite che ha fatto addirittura saltare in aria le panchine, induce comunque ad andarci piano con i giudizi universali.
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Condò: “Inzaghi e il diritto di rimanere all’Inter. Ma ora deve inserire Gosens”
Il tecnico piacentino, alla prima stagione sulla panchina nerazzurra, ha già conquistato due trofei: i numeri lo premiano
In attesa di vedere se il Milan concederà un'estrema occasione oppure taglierà il traguardo a braccia alzate, l'Inter solleva una coppa Italia che toglie ogni dubbio residuo — certo non nostro — sul diritto di Simone Inzaghi a proseguire l'avventura nerazzurra. Se possibile senza la temuta cessione "pesante" e con un organico arricchito, perché la leadership sulle partite abituale nella fase ascendente della stagione si è ridotta a primavera, quando il contributo delle seconde linee diventa più prezioso.
Da parte sua, dando per scontata la necessità di rinnovare il contratto di Ivan Perisic — migliore in campo per distacco ieri sera e, in genere, per tutta la stagione interista, ma amarognolo nelle interviste del dopo-gara — occorre che Inzaghi inserisca a pieno titolo fra i titolari un crack come Gosens. A costo di cambiargli ruolo: non esiste che un simile rinforzo, in carenza poi di rimpiazzi adeguati, ammuffisca in panchina".
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