Con l'assegnazione dei diritti tv a Dazn potrebbe cambiare il modo di vedere il calcio. La proposta di far giocare le partite di Serie A in 10 slot diversi verrà affrontata nella prossima Assemblea di Lega. Diventerebbe un campionato spezzatino, con nessuna partita in contemporanea.
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"La Serie A resterebbe distribuita su tre giorni, sabato, domenica e lunedì, ma con fasce dedicate all’evento specifico. Il nuovo calendario sarebbe così organizzato: quattro partite al sabato, una alle 14.30, la seconda con fischio d’inizio alle 16.30, la terza alle 18.30 e la serale che resterebbe alle 20.45. Cinque gare alla domenica, così suddivise: 12.30, 14.30, 16.30, 18.30, 20.45. Lunedì posticipo sempre alle 20.45. Dieci diverse finestre per dieci partite a giornata, due in più di quelle previsti finora quando la domenica alle 15 si concentrano tre sfide: verrebbe aggiunto un anticipo al sabato (utile per chi poi sarà impegnato in Europa a metà settimana) e verrebbero redistribuite due delle tre gare oggi previste in contemporanea domenica pomeriggio. Per Dazn, che ha appena acquistato i diritti alla trasmissione di tutta la Serie A, sarebbe un’occasione: la possibilità di far vedere una partita per volta premierebbe anche l’audience delle squadre medio-piccole. Per Sky, che ha invece il diritto alla co-esclusiva di tre partite, una soluzione molto meno vantaggiosa", riporta La Gazzetta dello Sport.
"I club potrebbero schierarsi di nuovo come in occasione dell’assegnazione dei diritti tv. Anche oggi c’è chi è apertamente contrario alla soluzione. Fare pronostici sull’esito del voto è dunque difficile: oggi comunque si saprà. Tutto da vedere come si schiererà il gruppo dei sette club che nelle ultime settimane, dai fondi alle tv, ha fatto capo a Claudio Lotito: sabato scorso, a due giorni dall’assemblea, è stato il presidente della Lazio a invitare le società a lui più vicine (Juve, Inter, Napoli, Atalanta, Fiorentina e Verona) in una riunione in video collegamento. Il tema che Lotito avrebbe voluto riproporre oggi è quello dei vertici Lega da spodestare per poi passare a nuove elezioni, con un nuovo presidente al posto di Dal Pino: molto difficile che il tentativo abbia successo, dal momento che anche i club alleati stanno rivedendo le proprie posizioni. L’Inter sembra aver preso le distanze dal gruppo, la Juventus oggi ha altre priorità. Lotito, stavolta in versione patron della Salernitana, non ha ricevuto l’invito a partecipare all’assemblea e replicato con le solite minacce di causa: ma la Serie A e la Federazione non riconoscono due squadre del medesimo proprietario", aggiunge il quotidiano.
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