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Letterio Pino: “Inter, Marotta e Ausilio non sbagliano un colpo. Bravissimi perché…”

Zanetti Inzaghi Marotta Ausilio
Le considerazioni del noto operatore di mercato a proposito dell'operato dei dirigenti nerazzurri
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

L'agente Letterio Pino ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com nel corso della consueta rubrica La voce dell'agente. Si parte da un retroscena su Mauro Icardi prima del suo arrivo in Italia:

La giusta osservazione di Riccardo Guffanti, racconta un aneddoto su Mauro Icardi

"Icardi giocava in una squadra piccola delle Canarie, se lo contendevano tutte le big spagnolo, poi alla fine fu il Barcellona a spuntarla. Riccardo Pecini, all'epoca capo scout della Samp, venne a vedere una partita del Barcellona e Icardi non era titolare perché i blaugrana giocavano con il Falso Nueve. Io ero disperatissimo, poi per fortuna entrò nel finale di gara, fece due/tre grandi movimenti e impressionò Pecini che si convinse a portarlo alla Samp".


Letterio Pino: “Inter, Marotta e Ausilio non sbagliano un colpo. Bravissimi perché…”- immagine 2

Cosa ne pensi del lavoro di Marotta e Ausilio all'Inter sia per quanto riguarda le operazioni passate che quelle future? Per l'anno prossimo l'Inter ha già preso Taremi e Zielinski

"Marotta, Ausilio e Baccin negli ultimi anni non hanno mai sbagliato un colpo. L'Inter deve fare i conti con delle criticità, serve un mercato fantasioso e in questo sono davvero bravi perché riescono ad arrivare prima. Non solo, hanno il blasone della squadra e l'appeal personale. Per vincere uno scudetto spendendo il meno possibile, bisogna essere davvero bravi".

Chi ti ha colpito di più in questi due anni tra Motta, Italiano e Palladino?

"Io ho una passione per Thiago Motta, lo avevo visto quando allenava le giovanili del PSG. Proponeva gioco, voleva dare una mentalità di questo tipo. Quello che sta facendo a Bologna è sotto gli occhi di tutti, tolto Inzaghi probabilmente è il miglior allenatore che c'è in Italia. I migliori allenatori sono ex centrocampisti? Sì. Sono quelli abituati a ragionare, che hanno una visione di gioco che li porta ad essere avvantaggiati quando diventano allenatori".

Il colpo di mercato che ti aspetti in estate?

"Mi piacciono molto Viktor Gyökeres e Jonathan David. Il Milan cercherà un prospetto del genere, soprattutto vista la probabile partenza di Giroud. Viaggiano entrambi su cifre importanti, tutti hanno bisogno di una punta: chi li ha li vende a caro prezzo".

Se il Napoli dovesse cedere Osimhen quale attaccante potrebbe essere quello giusto?

"David potrebbe essere il nome giusto, è abituato ai palcoscenici internazionali. Un minimo di rischio c'è sempre, ma l'ambiente del Napoli ti mette in condizione di dare il 110%".

Il lavoro di Ranieri a Cagliari?

"Credo che sia una figura amata da tutti gli sportivi. È un grandissimo gestore, ha l'empatia per gestire uno spogliatoio importante ed ha anche una grande autorità. Non si inventa niente tatticamente pur essendo molto bravo, ma è un tecnico che ti dà fiducia e che ti cambia a livello mentale".

Il giocatore giovane che più ti ha impressionato finora in serie A?

"Zirkzee in Italia lo consideriamo giovane, ma per l'Europa è un vecchio di 30 anni (ride, ndr). Mi ha colpito molto Fabbian, soprattutto per come sta in campo. Bisogna avere coraggio di lanciare i giovani in campo, Fabbian gioca come un veterano ma è un classe 2003".

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