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GdS – Lukaku, stagione clamorosa: non cambia il giudizio sul belga. L’Inter riparte da lui

Serata buia per Lukaku che prima porta in vantaggio l'Inter su rigore, poi nel finale devia il pallone che regala al Siviglia l'Europa League

Andrea Della Sala

Una stagione straordinaria conclusa con l'amaro in bocca quella di Romelu Lukaku con l'Inter. Il centravanti belga ha impresso anche ieri il suo marchio nella gara conquistano e segnando il rigore che ha sbloccato la gara. Poi una sua deviazioni ha di fatto consegnato l'Europa League al Siviglia.

"Trentaquattro gol, e la concreta possibilità di segnare anche il numero 35: al 20’ della ripresa altra corsa verso la porta su lancio di Barella, ma stavolta Bounou ci mette il piede. La finale forse gira anche lì, su quella grande parata, mentre Conte urla «Romelu mio, noooo!». Il mito di Ronaldo non si pareggia, ed è già un incredibile successo esserci andati vicino: i gol sono gli stessi, ma manca la coppa alzata. E non è un dettaglio. Non può cambiare invece il giudizio su una stagione clamorosa per il belga, ulteriormente migliorata in questa Europa League in cui ha segnato sette gol (uno in ogni partita, dai sedicesimi, più la doppietta della semifinale). E in cui ha stabilito un record storico: 11° gol consecutivo nel torneo, considerando la striscia aperta con l’Everton nel 2014-15. E i gol europei, Champions compresa, sono 9 per il centravanti, il top in una stagione interista alla pari con Boninsegna e Crespo. Lui e Lautaro hanno messo insieme 55 reti, più di Ronaldo e Dybala (54), più di Aguero e Sterling (54), più di Messi e Suarez (52) e di Neymar e Mbappé (49)", scrive La Gazzetta dello Sport.

"Ma Lukaku è un giocatore che non puoi giudicare solo dagli episodi decisivi, anche quando sono 34 e tutti positivi: resta l’importanza per la squadra, resta la capacità di terrorizzare le difese avversarie. E non si può dimenticare che questa Inter è stata costruita intorno al suo totem, affidandogli una responsabilità che invece di schiacciarlo lo ha esaltato. Nei momenti difficili si poteva lanciare lui e aspettare che succedesse qualcosa. Romelu è rimasto in disparte durante le premiazioni, il colpo deve essere duro, ma il futuro interista comincia presto, fra meno di un mese. E riparte inevitabilmente da lui", aggiunge il quotidiano.

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