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Platini: “Conte mi piace, ha fatto grandissime cose. Inter mai nemica per me, mi voleva ma…”

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In vista del big match di domenica sera a San Siro tra l'Inter di Conte e la Juve di Pirlo, La Gazzetta dello Sport ha intervistato un simbolo di bianconeri

Andrea Della Sala

In vista del big match di domenica sera a San Siro tra l'Inter di Conte e la Juve di Pirlo, La Gazzetta dello Sport ha intervistato un simbolo di bianconeri: Michel Platini.

Ai suoi tempi la grande sfida non era Inter-Juve.

«Non potevo vedere l’Inter come un nemico, è la prima italiana che mi ha voluto».

La famosa “après la gare”…

«Una cag... che non ho smentito, ma non è andata così. Semplicemente ero infortunato e pensavano che fossi rotto. Così mi prese la Juve. E ho sfidato la Roma di Falcao e Cerezo, il Verona di Elkjaer e Tricella, il Napoli di Diego. Ma l’Inter aveva un bel rompiballe...».

Chi?

«Altobelli, accidenti, segnava tantissimo, e dovevo superarmi per essere capocannoniere. Spillo era proprio bravo».

Un debuttante come Pirlo contro un top come Conte.

«Mi piace Conte. Ha fatto cose grandissime. Grintoso, sempre in movimento. Come lui solo Simeone e Gattuso. Altri sono più tranquilli, come Pirlo, forse tengono tutto dentro. Per loro due c’è un compito difficile e facile allo stesso tempo: devono fare risultato per forza, ma hanno le squadre migliori».

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Come finisce?

«1-0, gol di CR7. Sarà appassionante. La Juve ha Ronaldo che è fantastico, fenomenale, decisivo dovunque, con quel fisico bestiale, quella testa, quell’atteggiamento professionale che lo fa giocare a 36 anni».

Due problemi per Conte e Pirlo: Eriksen e Dybala.

«Conosco poco Eriksen. Dybala sì e mi piace. Tantissimo. Fa parte della categoria di Maradona, Sivori, Neymar, può darsi abbia un po’ meno talento ma vediamo. Non è Ronaldo, non è Messi e non è un regista, ma un 10 che gioca da punta».

Mou dice: Bonucci-Chiellini sono l’università della difesa.

«Sono quasi sempre d’accordo con Mou. Un allenatore vero, un uomo intelligente. Come Ancelotti, Allegri, Zidane, Deschamps, Klopp, Guardiola, una generazione di tecnici bravi, che dicono sempre belle cose e non fanno polemiche».

Juve-Inter per lo scudetto?

«Attenti al Milan. Fa sempre risultati, è primo e non si fermerà. Questa A è combattuta».

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