Arrivano nuovi segnali sulla possibile sospensione definitiva della Serie A. Dopo il no all'ipotesi di playoff e playout, bocciati a gran voce dalla Uefa, la Lega continua a muoversi per tutelarsi dal punto di vista economico. La Lega continua a lavorare e nella conference call di ieri ha stilato il documento da inviare al presidente della FIGC Gabriele Gravina, che a sua volta raccoglierà le richieste anche delle leghe minori e le invierà al Ministro dello Sport Spadafora.
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Ecco le idee della Lega di A per recuperare il buco di 720 milioni in caso
La sospensione del campionato con il congelamento delle posizione mette d'accordo la maggioranza dei club di A, che intanto valutano insieme alla Lega i possibili scenari e ipotizzano le date della ripresa: "Il primo, il più ottimistico e improbabile, prevede una ripartenza il 20 maggio: è l’unico che garantirebbe la chiusura del torneo entro il 30 giugno. Ma è inverosimile e ormai non viene più preso in considerazione. Le alternative più plausibili sono giugno o inizio luglio: quest’ultimo è il limite massimo e nel caso sarà necessaria una deroga nazionale e internazionale per la proroga della scadenza dei contratti". L'ultima idea della Lega è quella di istituire una task-force medico-sanitaria per verificare la sicurezza dei calciatori in vista di un’ipotetica ripresa.
Nella videoconferenza di ieri, rappresentati dei club e il presidente della Lega Dal Pino hanno lanciato delle proposte al Governo per ammortizzare le perdite di 720 milioni di euro, cifra stimata in caso di stop definitivo del campionato. Le richieste sono quattro: taglio degli stipendi da aprile a giugno per cui l'Assocalciatori ha dato la disponibilità; rilancio del Totocalcio con i ricavi direttamente nelle casse dei club e revisione del Decreto Dignità per consentire le sponsorizzazioni con le agenzie di scommesse; nuova organizzazione della vendita dei diritti sportivi 2021-2024 e misure per snellire la burocrazia e incentivare la costruzione di nuovi stadi e infrastrutture.
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