FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Inter, pregi e difetti di Radu. GdS: “Al Genoa errori con un comune denominatore”

Getty Images

L'assenza di Samir Handanovic per Covid-19 spalanca la strada a Radu che sarà titolare in Inter-Sassuolo

Matteo Pifferi

Samir Handanovic è risultato positivo al Covid-19: il portiere sloveno è già in quarantena ma dovrà saltare la sfida contro il Sassuolo, in programma sabato. Tra i pali ci sarà Ionut Radu, secondo portiere nerazzurro, che ha proprio del Sassuolo la squadra del destino. "Sabato sera contro gli emiliani difenderà la porta della capolista dopo aver raccolto proprio contro Berardi e soci, ma 5 anni prima, l'unica presenza in nerazzurro. Coincidenza per coincidenza, Radu non gioca dal 20 dicembre 2019, quando era ancora al Genoa e l'avversario era la "sua" Inter", evidenzia La Gazzetta dello Sport.

 Getty Images

Ionut Radu: carriera e tappe

Radu arriva in Italia nel 2013 alla Pergolettese prima di passare all'Inter, dove vince subito lo Scudetto e la Supercoppa con gli Allievi e poi il Torneo di Viareggio e la Coppa Italia con la Primavera nel 2015. Esordisce in Serie A nel maggio 2016 con Mancini in panchina, nel KO contro il Sassuolo per 3-1 ma le tre reti vengono subite da Carrizo. Radu va ad Avellino per fare esperienza (24 partite in Serie B) prima di passare al Genoa con la formula del prestito con obbligo di riscatto ma col diritto di controriscatto per l'Inter che lo esercita, lasciando Radu al Grifone in prestito. Nel gennaio 2020, il ritorno di Perin chiude la porta a Radu che passa al Parma ma anche lì il romeno ha poco spazio e in estate torna all'Inter.

Pregi e difetti di Radu

"In rossoblu Radu colleziona parate mostruose, ma anche errori di gioventù. Per le prime basta cercare nel motore di ricerca i miracoli contro Elmas e Fazio - colpi di testa intercettati sulla linea con un riflesso da gatto - e la parata da videogioco su Milik, che gli sbuca a due metri. Per i secondi c'è spesso un comune denominatore. Radu non ha paura di uscire, ma non lo fa quasi mai in presa alta, a mani aperte", spiega La Gazzetta dello Sport, evidenziando un fondamentale sul quale il giovane portiere può e deve lavorare per crescere.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso