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Raduno dei tifosi dell’Inter ad Appiano durante il Covid: emessi sei daspo

I provvedimenti dopo il raduno di marzo prima di Juve-Inter

Redazione1908

L'emergenza Covid-19 era iniziata da poco, ma le disposizioni prese erano già gravi. Nonostante questo a inizio marzo, prima di Juventus-Inter, 400 tifosi nerazzurri si erano radunati ad Appiano Gentile per mostrare la vicinanza alla squadra e sostenerla. Come si legge in una nota della Questura di Como "i tifosi si sono ammassati gli uni agli altri senza indossare i dispositivi di protezione e senza rispettare il distanziamento sociale e hanno intonato cori da stadio, alcuni dei quali offensivi e discriminatori e, al momento del transito del pullman con a bordo la squadra dell'Inter, hanno lanciato numerosi fumogeni. Nei giorni successivi, grazie alle riprese effettuate dal personale del Gabinetto provinciale della Polizia scientifica di Como e al lavoro di analisi degli investigatori della Polizia di Stato sono state identificate 49 persone, per lo più residenti in provincia di Milano, o in province limitrofe, due dei quali in possesso di fumogeni e altri due con un daspo in atto".

Emessi sei daspo:"Successivamente, a seguito di un'attenta valutazione inerente non solo le condotte poste in essere, ma anche ai precedenti specifici e giudiziari dei tifosi identificati, la Divisione polizia anticrimine della Questura di Como ha emesso sei provvedimenti daspo nei confronti di altrettanti soggetti e altri quattro sono ancora in fase istruttoria. I tifosi che sono stati già raggiunti dalla notifica del provvedimento, e che hanno un'età compresa tra i 25 e i 44 anni, vedranno preclusa la possibilità accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per un periodo che varia da un minimo di un anno ad un massimo di cinque anni, con l'obbligo di permanere, tre ore prima e tre ore dopo l'incontro di Calcio, al di fuori della zona perimetrale lo stadio, a loro interdetta per tutta la durata del provvedimento. Per i due manifestanti già sottoposti a daspo è stato emanato un nuovo provvedimento di aggravamento della medesima durata con l'obbligo di firma. Tra i provvedimenti emessi dalla Divisione anticrimine ve ne sono due che sono frutto dell'applicazione del cosiddetto "daspo fuori contesto", destinato a soggetti che negli ultimi cinque anni sono stati denunciati o condannati per reati, ben individuati dalla norma, e comunque indicativi di "una personalità violenta"."

(Agenzia Nova)

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