"Matteo Renzi è intervenuto su Instagram nell'ormai classica diretta del lunedì sera con Pierluigi Pardo: “Bisogna ripartire, nel calcio così come in tutti i settori. Non possiamo restare fermi. Oggi mi sono commosso perché sono andato a correre: ho visto la vita che in qualche modo iniziava di nuovo, con tanti bambini nel parco. Il calcio non è roba da “fighetti ricchi”. E’ un mondo che muove interessi economici importanti per tutto il paese e anche la passione. Se non si riparte a giugno, per la paura del contagio, allora non si può fare neanche ad ottobre. Che differenza c’è? Molti non conoscono e non riconoscono l’importanza di questo mondo, tutti i volontari e i dilettanti. Il calcio è un pezzo di vita e di bellezza del nostro paese. Tra i cantieri fermi ci sono anche quelli degli stadi. Se Commisso decide di fare il nuovo stadio, sono 300 milioni di euro per Firenze, una città che oggi è in ginocchio perché prevalentemente turistica. Non si può controllare un popolo con assistenza e sussidi. Bisogna ripartire, per garantire la libertà vera. Il Ministro dello Sport non può dire quello che ha detto, per questo ho deciso di intervenire: il calcio è una cosa importante, vieni in parlamento e se ne parla. Ma non si può trattare un tema del genere con tale sufficienza ed arroganza. I giocatori del mio cuore nella storia della Fiorentina? Antognoni, Batistuta e… Beppe Iachini! Era un lottatore, ricordo ancora il coro che gli cantavamo. E ora ci guida dalla panchina…"
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Renzi: “Spadafora? Calcio importante, non può trattare un tema del genere con tale sufficienza e arroganza”
Il senatore e fondatore di Italia Viva ha parlato della ripartenza del calcio e delle parole del Ministro dello Sport
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