Va in scena questa il derby di Coppa Italia tra Inter e Milan. Gerry Scotti, noto tifoso rossonero, ha parlato ai micofoni di Tuttosport: "Abbiamo sbagliato una partita, e andiamo avanti. Dobbiamo tornare ad essere il Milan che gioca un buon calcio, che non si fa sorprendere e non commette ingenuità. Può succedere, a noi mancavano, ma non trovo scuse, giocatori importanti come Bennacer, Romagnoli e Calhanoglu, e poi debbo riconoscere la grande validità dell'Atalanta, che sta veramente lasciando tutti spiazzati per il gioco che fa, e i risultati che sta ottenendo. Comunque, domani nel derby di Coppa Italia contro l'Inter nei quarti di finale, certamente sapremo alzare la testa e dare il massimo, come stiamo facendo in questo campionato".
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Gerry Scotti: “Derby? Pronostico difficile. Milan più sereno dell’Inter, Pioli il segreto”
Il parere del popolare conduttore televisivo, noto tifoso rossonero
Qualcuno ha incolpato Pioli di aver sbagliato il modulo.
"Pioli non si tocca. Sono un estimatore del tecnico e anche un suo amico. E' facile, dopo criticare... Come lo scorso campionato, quando la dirigenza gli ha dato fiducia, e lui aveva l'opinione pubblica contro, è stato un vero signore. Non ha mai fatto dichiarazioni azzardate, mai lamentele, ha soltanto chinato con umiltà la testa e lavorato tanto, senza dare importanza a ciò che succedeva fuori dal campo. Ne trovi pochi di allenatori come lui. Oltre ad essere un tecnico davvero preparato, e il Milan sta dimostrando la sua bravura, è anche una persona onesta, simpatica, piacevole e soprattutto seria. Sul lavoro intendo, perché durante le cene, che organizziamo dalle sue parti, a Parma, vien fuori un uomo simpaticissimo, che ama la buona cucina, e difronte a culatello e calici di Lambrusco, passiamo serate molto belle, cercando di evitare di parlare di calcio".
Cosa intravede dietro a questo derby?
"Difficile ogni pronostico, però se il Milan gioca il suo bel calcio ed è psicologicamente sereno, niente è scontato. Certo, l'Inter, ci metterà l'anima, anche perché, essendo fuori dalle Coppe europee riversa tutta la sua forza sullo scudetto e su questa Coppa Italia. Sarà dura, per entrambe le squadre, perché gli uomini di Conte non sono da sottovalutare, si tratta di una rosa molto importante e di individualità pericolose".
Voi avete in più un calciatore del calibro di Ibrahimovic.
"E' sicuramente il nostro punto di riferimento, nulla togliere agli altri. Io sono sempre stato un fautore dell'attaccante, anni fa lo reclamavo, e quest'anno il Milan ha fatto il suo colpo acquisendo le sue prestazioni. E' fortissimo, pochi come lui. Comunque, vorrei anche pensare ai giovani del Milan, ragazzi in gamba, intelligenti e che si stanno amalgamando con la squadra in modo ineccepibile. Poi, se vogliamo parlare dei tre innesti nuovi, di Meite, Mandzukic e Tomori, allora possiamo pensare ad una squadra perfetta, che oltre a giocare un buon calcio, sa scendere in campo, sempre con la serenità psicologica che sa infondere Pioli, e questa caratteristica non è sicuramente da ignorare, perché si vede ad occhio, che l'Inter gioca più pressata, mentre il Milan, va in campo sereno, e da bordo campo, Pioli non urla, non li condiziona, ma li lascia giocare con leggerezza. Questo è il segreto del Milan".
Oggi un'altra soddisfazione?
"Non mi pronuncio, ma tendo a ripetere che il Milan deve giocare come sa fare. Intanto il gruppo deve scendere in campo sereno e non con l'ansia della prestazione, i giocatori più esperti dovranno dare il massimo delle loro possibilità, Ibra, dovrà fare la differenza, senza scordarci che di fronte abbiamo non solo un derby, ma un'antagonista alla vittoria dello scudetto".
Vede l'Inter con il tricolore?
"Non sola. E' un campionato anomalo, dove si rincorrono squadre brave e tutte da prima posizione. La Juventus, ad esempio, sta venendo fuori e sta dimostrando la sua validità, l'Atalanta è un'ottima antagonista e fra le romane, vedo favorita la Lazio. Certo, che aspiro e spero che il primo posto lo mantenga il mio Milan".
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