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Serie A, club uniti su riduzione ingaggi: si parte con un taglio del 10%

I club di Serie A sono concordi su una riduzione del 10% che potrebbe aumentare nel caso in cui non si dovesse tornare in campo

Andrea Della Sala

Continuano le discussione tra la Lega Serie A e l'Assocalciatori sia per il taglio degli stipendi che per la possibile ripresa del campionato.

"Intervenire sugli stipendi di marzo e aprile con l’obiettivo di ridurre almeno del 10% lo stipendio stagionale: è la nuova idea intorno a cui i presidenti di Serie A cercano di far fronte comune per poi passare alla fase pratica. Senza perdere troppo tempo: l’assemblea di oggi è convocata in via d’urgenza. È evidente che serva accelerare i tempi: lo stipendio di marzo dovrebbe essere versato entro i primi dieci di aprile, lo stesso vale per aprile su maggio", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"I club si sono organizzati per conto proprio dopo che il tavolo di trattativa con l’Aic, sindacato di categoria, è saltato. Posizioni inconciliabili: le società chiedevano una riduzione degli stipendi di quattro mensilità, i calciatori erano fermi a una. Ora le società cercano un’intesa tra loro, che metta al riparo da un pericolo comune. Tra la proposta fatta dalla Lega all’Aic e quella che verrà discussa oggi non c’è la distanza che a prima vista può sembrare: la riduzione di parte di marzo e aprile (e del conseguente 10% del totale) è solo l’obiettivo minimo, che nasce dalla speranza del ritorno in campo a maggio per i primi allenamenti. Altrimenti, senza ripresa, è ovvio che la riduzione vorrebbe estendersi ai mesi di inattività dei giocatori: maggio e giugno", aggiunge il quotidiano.

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