Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Beppe Severgnini ha parlato della semifinale di Champions tutta milanese. Il giornalista ricorda la semifinale del 2003. "Dopo quello che avevamo combinato nel 2002 (il 5 maggio, scudetto perso all’ultima giornata, ndr) non pensavo potesse essere possibile fare peggio. E invece...".
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Severgnini: “Milan-Inter, queste le mie sensazioni. 2003? Ogni volta che ripenso…”
Che ricordo ha di quella doppia sfida?
—«Beh, è tutto scritto. Il primo libro era uscito da poco ma dopo quella semifinale pensai “mi tocca scrivere nuovi interismi…”. Che poi ogni volta che ripenso a quella partita, alla parata di Abbiati su Kallon, non riesco a darmi una spiegazione…».
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Venti anni dopo, rieccoci allora. Tempo di vendetta?
—«Guardi, mi è successo tante volte con l’Inter di sapere già in anticipo come andrà. È assurdo, lo so, ma è così. A Madrid non avevo dubbi che avremmo vinto, così come altre volte ero certo della sconfitta. Non ha senso, però le mie sensazioni mi fanno vivere anche questa vigilia con serenità… ma nessuno capirà mai il mio pronostico, ovvio».
Possibile, zero pressione?
—«Ma io in realtà non ho nulla contro il Milan: ho tanti amici milanisti e mi dispiace pensare che metà Milano soffrirà dopo questo derby europeo. L’altra sera, quando allo stadio si cantava il “chi non salta”, ho contato e saltato, ma cambiando colore che si abbina con il nero… Ecco, sarebbe stata molto peggio vivere una doppia sfida per la finale contro la Juve. E, non a caso, per me la vera semifinale è quella di Coppa Italia…».
(Gazzetta dello Sport)
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