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E quando hai giocato contro l’Inter, un mese e mezzo fa?
—"Volevo fare la partita della vita. Il momento più emozionante è stato il riscaldamento, che ho fatto con la Nord di fronte. Devi capire che io ho passato anni in curva, i miei amici sono lì. Pensavo: cavolo, ero uno dei settantacinquemila e adesso sono uno dei ventidue. Mi faceva effetto. È passato quando la partita è iniziata".
Al gol di Dimarco, che ti ha fatto secco da più di cinquanta metri, ti è venuta voglia di applaudire o ti sei detto: sono un pollo?
—"Me ne sono dette di tutti i colori, altro che. Non ci ho dormito la notte. Secondo me è stato un cross sbagliato, ma ormai è passata".
Interista per parte di…?
—"Mio padre era interista, ma un po’ tutta la famiglia. Che oggi è formata da mia madre Roberta, mia sorella più grande e me. Mamma mi ha salvato la vita".
(Gazzetta dello Sport)
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