L'involuzione dell'Inter è ormai sotto gli occhi di tutti. Nonostante il calendario più agevole rispetto a febbraio, la squadra nerazzurra è ormai svuotata, incapace di vincere e di essere come quella di novembre/dicembre. Questa l'analisi del momento da parte di Tuttosport: "Quello che Simone Inzaghi definirà «un momento no» dura ormai da troppo tempo e si ripete con dinamiche fragorosamente uguali a se stesse: ritmo basso, errori negli appoggi, punte isolate e poco precise, una retroguardia in difficoltà al cospetto del fraseggio avversario.
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Tuttosport: “Inter in crisi di identità. E non siamo d’accordo con Inzaghi quando dice…”
L'analisi del quotidiano: "Quello che Simone Inzaghi definirà «un momento no» dura ormai da troppo tempo e si ripete con dinamiche fragorosamente uguali a se stesse"
E non può certo bastare l'assenza di Brozovic per giustificare queste difficoltà, non solo perché sarebbe (anzi è) intellettualmente poco onesto sostenere che una corazzata come l'Inter dipenda da un solo giocatore e non solo perché lo stesso giustificazionismo non viene adottato nei confronti di altri squadre con assenze più onerose. No: l'Inter è in crisi di identità a prescindere da Brozovic perché ha perso la capacità di accorciare il campo, di supportare le punte e di soffocare gli avversari con il pressing alto.
E stavolta non siamo d'accordo con Inzaghi quando sostiene che «nel secondo tempo siamo stati meglio noi. Dopo il gol, abbiamo creato di più». Un paio d'occasioni in mischia (al netto della simulazione di Martinez rilevata dalla Var) e un tiro di Sanchez ma la Fiorentina non è mai andata in difficoltà e anzi ha sciupato clamorosamente il ko nel recupero con Ikonè . Di Inzaghi non ha convinto la gestione dei cambi, tardivi e non coerenti (Dzeko sarebbe stato utilissimo come torre)", si legge.
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