Dopo il lockdown l'Inter viaggia ad alti e bassi e ha sprecato parecchie occasioni che le avrebbero consentito di ambire a piazze più importanti. Del momento della squadra di Conte ha parlato il giornalista Sebastiano Vernazza sulle pagine de La Gazzetta dello Sport:
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Vernazza (GdS): “A Conte è stato chiesto di cambiare l’Inter, ma è stata l’Inter a cambiare lui”
Del momento della squadra di Conte ha parlato il giornalista sulle pagine de La Gazzetta dello Sport
"L’Inter, fermata sul pari dal Verona di Ivan Juric, è scivolata al quarto posto. La nuova terza in classifica è l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, ex allenatore interista, seppure per poco, e maestro di Juric, prima suo giocatore e poi suo assistente: un sorpasso che brucia. Antonio Conte è stato preso per bonificare la palude mentale e motivazionale che ammorba Appiano, ma è finito dentro lo stagno come diversi predecessori, più o meno illustri, e per ora è più vicino a Mazzarri, quinto nel 2013-14, che a Mourinho. Conte è Conte, un allenatore di massimo livello, costa di conseguenza, un milione netto al mese, ed era lecito aspettarsi che riuscisse a battere Sassuolo, Bologna e Verona, tre avversari che nelle ultime settimane hanno sottratto 7 punti ai nerazzurri. Sette punti svaniti contro formazioni di medio calibro, il manifesto della mediocrità. Pochi esigevano che Conte vincesse lo scudetto al primo colpo, tutti si aspettavano che spazzasse via l’indolenza e la supponenza, che invertisse certe tendenze. A Conte è stato chiesto di cambiare l’Inter, ma per ora è stata l’Inter a cambiare lui, sempre meno furioso a bordo campo, a tratti pacificato. I 14 punti di vantaggio sul quinto posto di Napoli e Roma sono una bella assicurazione sulla Champions, ma attenzione, si fa presto a dilapidare patrimoni. La corsa al secondo posto non sembra più cosa per l’Inter, troppo ondivaga e discontinua".
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