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Vieri: “Bobo Tv programma più visto. Cassano il fuoco, i dirigenti non hanno il coraggio di…”

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L'ex giocatore spiega la chiave del successo della Bobo Tv, che quest'estate diventa uno spettacolo teatrale

Redazione1908

Bobo Vieri, porta a teatro la Bobo Tv, Due date estive per uno spettacolo che si chiamerà Bobo Tv Show e al quale parteciperanno ovviamente gli ospiti fissi Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola. I quattro ex calciatori risponderanno anche alle domande del pubblico. Il segreto del successo della Bobo Tv? Vieri lo spiega ai microfoni di Chi: "È il miglior programma televisivo sul calcio che ci sia mai stato, proprio perché ci sono quattro ex calciatori che hanno giocato ad altissimi livelli che parlano di questo sport come nessuno ha mai fatto, senza restrizioni. Siamo fra i programmi più visti al mondo, eppure andiamo in onda solo tre ore al lunedì e due ore il venerdì. Ci seguono tutti, anche allenatori e dirigenti, ma non mi chiamano, non hanno il coraggio. Ci parlano indirettamente, tramite amici. Antonio (Cassano, ndr) le spara grosse, ma lui ha la personalità per farlo, era così anche quando giocava. Parla la lingua dei calciatori. E poi dice quello che molti pensano ma non hanno il coraggio di dire. Io il più equilibrato? Ascolto molto, ma poi intervengo anche. Se devo dire che la Juve gioca male lo dico. Chi ci segue impazzisce per noi. Gente di 70 anni che si fa accendere il computer dalla moglie o dai figli, ragazzi di 15 anni che ci definiscono “cammelli”, come ci chiamiamo fra di noi. I miei compagni? Cassano è il fuoco, Lele è lo studioso (sa tutto dei giocatori ed è il commentatore più preparato che esista), Ventola è il buono del gruppo: lui è ancora calciatore dentro, ha un figlio di 20 anni e sembra anche lui un ventenne".

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La Bobo Tv ha vinto il premio del Club del Marketing e della Comunicazione. Ma quando Vieri era un giocatore comunicava poco o nulla: "Non parlavo perché mi rompevate sempre le scatole, non mi fidavo e non avevo rapporti con i giornalisti. Ma non c’erano i social, altrimenti avrei sfondato tutto! Adesso sui social puoi difenderti, puoi parlare senza che nessuno ti interrompa o cambi le tue parole. Chi mi conosce sa che sono stato sempre così, ma prima non potevo parlare perché, se dicevo una cosa, ne usciva un’altra. E poi dicevano che stavo fuori la notte. E non era vero. Che cosa ha avuto in più il Milan per vincere lo scudetto? Ha avuto continuità, fortuna, che ci vuole sempre, giocatori giusti nei ruoli giusti, equilibrio, fame. A me fa impazzire Theo Hernandez, può giocare dove vuole perché fa quello che vuole. Un attaccante che mi ricorda Vieri? Ci sono Vlahovic, Haaland e Lukaku. I giocatori a parametro zero che vanno all'estero per guadagnare di più? Ognuno fa i propri interessi: le squadre fanno i propri interessi, i giocatori anche. È normale". E a proposito della sua vita familiare Vieri conclude: "Costanza è contenta, quando non lavoro sono a casa con lei e le bambine. Lei è interista, l’ho portata con le bambine allo stadio per l’ultima di campionato e Stella si è addormentata. La voglia di non smettere di Ibrahimovic? È normale, lo capisco, è la sua vita. Ma prima o poi devi smettere, provi solo a spingere il tempo più in là".

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