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Un centesimo per arrivare a un euro, l’Inter punta su Joao Mario: un giorno da top scorer

Il quotidiano sportivo indica il campione portoghese come probabile uomo del match per Stefano Pioli

Redazione1908

"Senza Icardi e Perisic, squalificati per i fatti di Torino, e Banega, infortunato dell'ultimo secondo, l'Inter di Stefano Pioli punta tutto su Joao Mario.  L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport evidenzia l'importanza del portoghese e spiega come all'ex Sporting Lisbona manchi solo un pizzico di cattiveria in più.

"4 ASSENZE PESANTI - "«Le assenze sono pesanti, ma ho valide alternative in attacco e saranno comunque fondamentali gli inserimenti dei centrocampisti». Stefano Pioli venerdì ha inquadrato così il problema delle squalifiche di Icardi e Perisic, oltre all’infortunio di Brozovic e Banega, che in quattro hanno segnato 27 dei 37 gol interisti in campionato. E le orecchie devono essere fischiate soprattutto a Joao Mario, chiamato a sdoppiarsi per battere l’Empoli. Il portoghese non avrà il dubbio del ballottaggio con Banega, rimasto fuori dalla lista dei convocati per una lieve distorsione al ginocchio. Soprattutto nel primo tempo, a Torino Joao aveva messo in difficoltà la Juve con le sue ripartenze sulla destra. Peccato che anche allo Stadium gli sia mancato un centesimo per fare un euro. Vedi quella rasoiata dal limite uscita di un nulla, ma anche alcuni contrasti in cui non è sembrato metterci la stessa cattiveria agonistica degli avversari".

"COME ALL'ANDATA - "Perché per il resto il campione d’Europa è il classico centrocampista moderno che sa fare tutto: corsa, interdizione, inserimenti, tiro. Qualità che in nerazzurro ha iniziato a mettere in mostra proprio nel match d’andata contro l’Empoli. Il 21 settembre al Castellani Joao giocò una gara quasi perfetta, da «tuttocampista», sintetizzata dalla giocata che mandò in rete per la seconda volta Icardi (il quale in campionato non segna fuori casa da allora). Sradicata palla a un avversario in mezzo al campo, l’ex Sporting ha pescato l’imbucata in verticale per il capitano, freddo a scattare sul filo del fuorigioco e a trasformare un rigore in movimento".

"LE INSUFFICIENZE DA MEDIANO - "Da allora Joao ha sofferto le turbolenze in panchina legate a de Boer, alternando buone prestazioni ad altre molto meno convincenti. All’inizio sembrava anche un talismano. L’Inter vinceva solo con lui in campo e si inceppava senza: pareggio interno col Bologna (era fuori per un problema muscolare) e sconfitta a Roma (recupero affrettato e sostituzione dopo un tempo). Le prove insufficienti sono arrivate soprattutto quando l’allenatore olandese lo ha piazzato in mezzo al campo, come nel match in casa della Sampdoria in cui l’Inter veniva sistematicamente sorpresa centralmente. E che il 23enne di Oporto sia un giocatore più offensivo lo ha subito capito Pioli, che infatti non lo ha mai impiegato insieme a Banega. Ritenendo entrambi ideali come terzo centrocampista che faccia da raccordo con l’attacco e cerchi l’inserimento in area, li ha alternati ma mai sovrapposti. E Joao Mario recentemente ha avuto il sopravvento sul compagno. Nell’ultimo mese sono arrivati i due assist per Murillo e Palacio in Coppa Italia contro il Bologna (in totale ne vanno aggiunti quattro in campionato, mentre non era in lista per l’Europa League) e le reti pesantissime contro Palermo e Pescara. Al termine di quelle puntate in area che tanto piacciono a Pioli". Anche nella rifinitura di ieri Joao è stato provato in versione offensiva. Mentre allo Stadium si era diviso la trequarti con Perisic, questa volta però potrebbe fare il raccordo classico dietro a Palacio ed Eder in un 3-4-1-2. La certezza è che Joao Mario - con tre reti top scorer in campionato tra gli interisti disponibili oggi, al pari di Candreva ed Eder - dovrà dare continuità al suo buon momento per aiutare l’Inter a ripartire".

"TOP SCORER - "Anche nella rifinitura di ieri Joao è stato provato in versione offensiva. Mentre allo Stadium si era diviso la trequarti con Perisic, questa volta però potrebbe fare il raccordo classico dietro a Palacio ed Eder in un 3-4-1-2. 

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