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Inter, obiettivo 80 milioni di attivo. Nainggolan prossimo addio, poi toccherà a…

Inter, obiettivo 80 milioni di attivo. Nainggolan prossimo addio, poi toccherà a…

Non solo Lukaku in procinto di lasciare l'Inter, Marotta e Ausilio sono al lavoro per sfoltire la rosa dell'Inter

Andrea Della Sala

Non solo Romelu Lukaku. Il mercato dell'Inter entra nel vivo e oltre a trattare col Chelsea la cessione del centravanti, Ausilio e Marotta sono impegnati anche nell'arduo compito di sfoltire la rosa a disposizione di Inzaghi.

Come spiega Gazzetta.it "L’obiettivo resta la riduzione dei costi nell’ordine del 15-20%, in aggiunta a un saldo attivo dell’attuale campagna trasferimenti intorno agli 80 milioni. Un forte impulso in questo senso è già arrivato dalla cessione (sofferta) di Hakimi al Psg, fruttata circa 60 milioni più 8 di bonus facilmente raggiungibili (e 3 più complicati), ma restano ancora da piazzare i cosiddetti esuberi".

NAINGGOLAN - "Il prossimo a salutare sarà con ogni probabilità Nainggolan, che smania per suggellare il ritorno in Sardegna. A meno di clamorosi dietrofront, il belga partirà in prestito per un anno, giungendo così alla naturale scadenza del contratto che lo lega ai nerazzurri fino a giugno 2022. Per sbloccare l’impasse di una trattativa che si trascina da inizio estate, l’Inter ha accettato di contribuire al pagamento dell’ingaggio da 4,5 milioni netti che vanta il centrocampista. Una volta sciolto il nodo Nainggolan, si cercherà di risolvere anche la questione legata a Lazaro, per il quale proseguono i contatti con il Benfica. Ma l’esterno austriaco, forte di un contratto fino al 2024, continua a vantare estimatori anche in Bundesliga. L’Inter preferirebbe cederlo a titolo definitivo, ma vedrebbe di buon occhio pure il prestito oneroso, soluzione che consentirebbe di risparmiare 1,5 milioni netti di ingaggio".

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ESUBERI - "I nerazzurri contano poi di piazzare anche Pinamonti, su cui resta vivo l’interesse di diversi club nostrani. Si è fatto avanti l’Empoli, interessato al prestito. Il principale ostacolo in questo senso è costituito dai 2 milioni di stipendio garantiti fino al 2024. Alla fine l'Inter dovrà a pagare parte dell'ingaggio. Sullo sfondo restano infine i destini di Vidal, Perisic e, in seconda battuta, di Sanchez, tutta gente dagli ingaggi pesanti e difficilmente compatibili con i tempi di crisi generati dalla pandemia. Ma l’Inter, considerando anche il valore specifico e lo spessore tecnico dei tre, non ha intenzione di andare al braccio di ferro. Di sicuro si cercherà il dialogo, da approfondire magari al termine della preparazione in modo da consentire anche a Inzaghi di trarre le giuste conclusioni in vista della nuova stagione. Nulla sarà scontato fino all’ultimo giorno di mercato", chiude Gazzetta.it.

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