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Inter, ecco perché Barella è un punto fermo. E nel futuro al suo fianco potrebbero esserci…

Il classe '97 è l'insostituibile nel centrocampo nerazzurro

Marco Astori

Antonio Conte nella sua Inter ha diversi punti fermi e uno di questi è sicuramente Nicolò Barella. Dopo un importantissimo investimento da parte del club nerazzurro la scorsa estate, l'ex Cagliari è già un idolo dei tifosi grazie a prestazioni di livello assoluto. La Gazzetta dello Sport spiega perché il numero 23 è un insostituibile per il tecnico: "Dopo nemmeno una stagione a Milano è entrato nel cuore del progetto immaginato da Zhang: il mediano sardo, insieme con Sensi, Bastoni e - se arriverà - Tonali sarà uno dei simboli dell’Inter del futuro. E già adesso sta dimostrando di essere davvero a buon punto: leader di Conte e anche dell’Italia di Mancini. L’Inter ha scommesso su Nicolò la scorsa estate. 12 milioni per il prestito, altri 25 (già versati) per il riscatto obbligatorio e bonus di 8 milioni. Un investimento molto importante, ripagato da prestazioni di livello. Con Sensi è stato feeling a prima vista, poi con Brozovic si è sobbarcato il peso del centrocampo.

Peccato solo per l’infortunio al ginocchio che l’ha tenuto fuori a fine 2019, che comunque non gli ha impedito di essere l’italiano con più minuti in rosa: 2036 spalmati in 29 partite, 20 in Serie A, 4 in Champions, 3 in Coppa Italia e 2 in Europa League. Al netto di infortunio e squalifiche (un turno saltato contro l’Atalanta), lui c’è stato sempre. E si è fatto sentire. Nicolò ha una media di 54 palloni giocati per partita, l’84% di passaggi riusciti e il 66% di tackle vinti. Resta uno dei giocatori più ammoniti (8 gialli per lui, il top per l’Inter) ed è molto efficace anche in zona d’attacco. I tre gol contro Slavia Praga, Verona e Fiorentina, tutti sotto la Curva Nord del Meazza, sono stati sempre decisivi, e in più ci sono anche 6 assist. Ecco perché Conte lo considera un punto fisso. Nel futuro dell’Inter potrebbero esserci il ritorno di Nainggolan o l’arrivo di Vidal. Niente paura, accanto a loro Nicolò potrà crescere ancora di più", conclude la Rosea.

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