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Inter, Conte non fa sconti: stage anche per Eriksen. Il tecnico ha un piano: al top per la Juve

Il tecnico dell'Inter vuole che Eriksen sia al top sia fisicamente che per quanto riguarda i movimenti da mezzala

Andrea Della Sala

I tifosi dell'Inter aspettano l'ingresso a pieno regime di Eriksen nell'Inter. Il danese ha trovato finora poco spazio, Conte ancora non lo ritiene pronto, ma questa settimana potrebbe essere importante per il suo inserimento.

"Tenerlo umile non è mai stato un problema. «Ottimo ragazzo», lo ha definito Conte, e tutti i suoi precedenti “datori di lavoro” hanno inviato referenze entusiastiche a livello di comportamento e capacità di fare squadra. A Christian Eriksen non serve un bagno di umiltà, ma ne avrà comunque un altro, giovedì. Lui che qualche mese fa giocava la finale di Champions riparte in Europa da Razgrad, Bulgaria, contro il Ludogorets. Del resto questo è l’inizio di una nuova avventura, e non si può certo partire dai vertici: bisogna salire, piano piano, per godersi le conquiste. Potremmo dire che Antonio Conte sta prendendo molto a cuore questo programma. In realtà i motivi dell’inserimento lento del danese sono altri, e il tecnico le ribadisce a ogni occasione", spiega La Gazzetta dello Sport.

“Normale”, per Antonio Conte, vuol dire maniacalmente attenta: agli equilibri, alla psicologia del gruppo, agli standard altissimi che richiede ai suoi giocatori. E così Eriksen, nonostante il suo curriculum, nonostante non fosse inattivo da tempo, nonostante le grandi aspettative e possibilità, torna in panchina. Il tecnico non lo considera pronto a livello fisico, perché reputa il lavoro che la sua squadra fa con Pintus differente da ogni altro tipo di preparazione, e soprattutto ha bisogno di tempo per inserirlo nell’idea, nel progetto. Su tutto influiscono le caratteristiche del giocatore: se Vidal era “pronto all’uso”, per Christian serve un adattamento. Per giocare da mezzala deve assimilare nuovi movimenti e nuove posizioni, per piazzarlo trequartista è la squadra a dove apprendere un nuovo spartito. Non si fanno eccezioni, anche per salvaguardare quel concetto del “gruppo prima di tutto”. 

Le due sconfitte hanno mostrato un parziale inceppamento del motore: se hai un carburante come Eriksen è il momento di usarlo. L’Europa League è l’ambiente giusto per prendere confidenza a rischio ridotto, la Samp domenica può diventare un ulteriore test aumentando i “giri”. Poi arriverà il ritorno col Ludogorets prima della Juve: allo Stadium, 34 giorni dopo il suo arrivo, Eriksen dovrà essere stato “assorbito” dalla creatura interista. Rendendola più forte, facendole salire quel gradino per cui è stato acquistato", chiude il quotidiano.

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