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L’Inter ha un’arma in più: il turnover. Juve nel mirino, ma il club ha fatto una richiesta a Conte

Col mercato la rosa dell'Inter si è allungata e Conte può attingere anche dalla panchina per cambiare la gara in corso

Andrea Della Sala

Domenica il derby, poi la Lazio, ma l'Inter guarda già con trepidazione alla sfida del primo marzo con la Juve. Ma per potersela giocare al meglio in casa della capolista, la squadra di Conte non deve perdere terreno fino a quella data.

"Derby, Lazio, Napoli in Coppa Italia, l’Europa League con l’incubo del giovedì sera: il piatto è ricco, ma gli ingredienti per una buona cena adesso ci sono tutti. L’Inter si è allungata, il mercato ha regalato a Conte una rosa più profonda. E la prova c’è stata a Udine, domenica sera. Nel momento più difficile, proprio mentre gli avversari parevano in controllo, l’Inter è riuscita a svoltare. E Conte ha potuto farlo, finalmente, voltandosi in panchina. Trovando dai giocatori seduti dietro di sé le risorse per andare a vincere. Se in panchina vanno Brozovic - la cui assenza è stata gestibile proprio in virtù dei nuovi arrivi – e Sanchez, vuol dire che le energie sono sufficienti per affrontare anche i momenti negativi dei titolari, oltre che del match in questione. Moses e Young però rispondono perfettamente alla doppia esigenza dell’allenatore. Giocatori affidabili, che hanno già mostrato - l’inglese ancor di più - di poter diventare in fretta riferimenti certi, non occasionali. Ma i due hanno allargato la base delle rotazioni in un ruolo tradizionalmente dispendioso per il gioco di Conte. L’Inter che affronta un mese durissimo ha una faccia diversa. Ha anche la faccia di Eriksen, del cui inserimento parliamo a parte. Una squadra che ora ha anche la possibilità di cambiare pelle, senza essere troppo riconoscibile per chiunque", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Perché l’Inter balla su più tavoli. E non può permettersi di abbandonarne uno. È quanto la società ha chiesto in cambio a Conte, in risposta a un mercato che ha messo a disposizione del tecnico molto. Magari non tutto quel che voleva, ma abbastanza per non spaventarsi di fronte al calendario. Febbraio è il mese di Carnevale, ma l’Inter non scherza", aggiunge il quotidiano.

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