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Conte: “Inter società debole, zero protezione per noi. Il presidente in Cina. E già Spalletti…”

Le parole dell'allenatore nerazzurro dopo la vittoria contro l'Atalanta che vale il secondo posto

Marco Macca

Una vittoria conquistata soprattutto nel primo tempo, con un approccio cattivo e intenso, proprio come piace ad Antonio Conte. Un successo da grande squadra, che permette all'Inter di chiudere questo campionato di Serie A ufficialmente al secondo posto, a un solo punto dalla Juventus campione d'Italia, con 82 punti, qualche rimpianto e la consapevolezza di una progetto che ha tutti i presupposti per diventare davvero vincente. Ai microfoni di Sky Sport, Conte ha espresso tutta la sua soddisfazione per il 2-0 maturato a Bergamo, non risparmiando, però, accese polemiche contro la società:

CONTENTEZZA - "Ci tenevo a vincere e mi sono fatto sentire come in qualsiasi altra partita. Ho un rapporto diretto con la squadra e sono contento, perché c'è stata una buona prestazione contro una squadra difficile da affrontare. Sono contento soprattutto per i ragazzi e per tutte le persone che sono dentro alla Pinetina. Oggi, al di là del fatto che siamo secondi e che non abbiamo nulla da festeggiare, possiamo dire di aver fatto qualcosa che non veniva fatto da tanto tempo".

FUTURO - "Futuro? Dobbiamo essere bravi a concentrarci sul presente. Guardiamo all'Europa League. Prometto ai tifosi che venderemo cara la pelle. Daremo tutto. Non so se alzeremo la coppa, ma questi ragazzi hanno cuore, orgoglio e di dimostrare che le critiche che hanno ricevuto non sono state giuste. Ci sarà tempo per fare tutti delle valutazioni. E' stato un anno duro, soprattutto a livello personale per me. Non è stata un'annata semplice".

ANNATA DURA - "E' stata dura, ma c'è soddisfazione per aver lavorato con questo gruppo, con Oriali, con chi sta qui. Hanno meritato quello che abbiamo fatto ed è giusto che abbiano i complimenti. Secondo me non è stato riconosciuto il mio lavoro e quello dei calciatori. Ho trovato scarsissima protezione da parte del club. Quando vuoi ridurre il gap, devi essere forte in campo e anche fuori. Su questo bisogna fare le valutazioni. Ne parleremo, il presidente è in Cina, quindi... La gente deve stare sempre sul carro.

MANCATA PROTEZIONE - "Mi aspettavo protezione, ma quando si è deboli è difficile proteggere allenatore e squadra. I ragazzi sono stati bravi a isolarsi nonostante le difficoltà. Spesso ci siamo ritrovati solo con due centrocampisti e due attaccanti. Noi abbiamo superato le difficoltà. Oggi mi sento di dare il giusto merito ai ragazzi e a chi lavora con loro. Solo a loro, però. A me non manca nulla, sono stato chiamato qui per un progetto vincente. A fine stagione dirò quello che non mi è andato bene e faremo delle valutazioni. Dobbiamo vivere in maniera serena. Protezione a calciatori e allenatore zero assoluto".

DEBOLI FUORI DAL CAMPO - "Fino a 15 giorni fa avete sparato palate e palate contro me e i giocatori. Ci deve essere protezione, bisogna essere forti. Fuori dal campo c'è tanto, tanto da fare. Qualcuno oggi è salito sul carro e non ci doveva salire, intanto le palate di cacca ce le siamo prese noi. Io ho un difetto: ho sempre una visione e vedo un percorso che c'è da fare. Non sto parlando di mercato. L'altro giorno mi è stata mandata un'intervista di Spalletti del febbraio del 2017 in cui denunciava alcune cose, ora siamo nel 2020 e siamo punto e a capo. Il parafulmine uno lo fa il primo anno. Il secondo anno no. Nessuno è scemo. Ma perseverare è diabolico. Spero che sia chiaro che non c'entra niente il mercato giocatori".

(Fonte: Sky Sport)

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