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L’importanza del Muro, per Conte 2 buone news. Inter, fatto step successivo?

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Dopo la sconfitta della Juve e quella sorprendente del Milan, la squadra di Conte era chiamata alla vittoria contro la Lazio

Gianni Pampinella

Dopo la sconfitta della Juve e quella sorprendente del Milan, la squadra di Conte era chiamata alla vittoria contro quella che è la squadra più in forma del campionato. Tante, troppe volte negli ultimi anni l'Inter ha steccato nel momento decisivo, ma no questa volta. La squadra di Conte ha vinto e soprattutto convinto. La gara con la Lazio ci dice tante cose. La prima è che questa è una squadra matura, in grado di capire i diversi momenti della partita, quando attaccare, quando aspettare l'avversario per poi colpirlo in contropiede. La seconda è che Romelu Lukaku ha spazzato via alcune critiche che gli sono state mosse negli ultimi giorni. Criticare uno come Big Rom, con quei numeri straordinari, è una cosa fuori dal mondo. Il belga è una forza della natura, 'tira' la carretta da due anni senza mai avere avuto la possibilità di rifiatare. E qui si dovrebbe aprire l'annosa questione sul vice Lukaku.

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Ma la gara con la squadra di Inzaghi (bizzarre le sue dichiarazioni post gara sul rigore fischiato all'Inter) ci dice anche che adesso Antonio Conte può finalmente contare su un Christian Eriksen tirato a lucido. Per la prima volta il danese non è sembrato un corpo estraneo alla squadra. È stato cercato e trovato dai compagni, ha pressato e corso, cercato la giocata. Spesso i compagni arrivano un filo dopo anche perché il danese vede in anticipo corridoi impossibili. Ha colpito la sua applicazione.

Conte lo staff ci hanno lavorato per un anno, a un certo punto sembrava che la cosa fosse destinata a fallire. Tanto che Christian a dicembre aveva preparato le valigie, la sua partenza sembrava segnata. Poi l'ordine impartito da Suning è stato netto: anche dovesse uscire un giocatore, difficilmente ne arriverebbe il sostituto. E allora Conte ha fatto di necessità virtù, il giocatore si è calato nella parte ed ecco un rinforzo nuovo di zecca. E che rinforzo. Benvenuto Christian, anche se con un anno di ritardo.

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La seconda buona notizia per il tecnico nerazzurro è l'ottima prestazione di Perisic. Il croato aveva davanti uno degli avversari peggiori, Manuel Lazzari. Ma, a differenza delle altre volte, Perisic è stato attento, bravo in copertura, ha saputo leggere i vari momenti della partita. Dopo prestazioni da 4, l'esterno si è riscattato, la strada adesso è tracciata.

Altra nota di merito va a Milan Skriniar. Se la scorsa estate è stato a un passo dal Tottenham, alla fine l'Inter ha evitato di fare l'errore più grande. Il difensore è rimasto, si è giocato le sue carte e adesso è una colonna della difesa nerazzurra. Il suo intervento su Correa è da grande difensore, il classico intervento che vale un gol. Ma tutta la gara dello slovacco ha rasentato la perfezione. Se all'inizio non digeriva la difesa a tre, adesso si muove con naturalezza grazie al lavoro dello staff tecnico e alla sua dedizione. I frutti adesso si vedono e i tifosi possono ammirare quello stesso Skriniar che nella sua prima stagione in nerazzurro aveva fatto stropicciare gli occhi.

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La considerazione finale è che contro la Lazio si è avuta la sensazione che quello step auspicato da Conte, ci sia finalmente stato. Il tecnico è riuscito a inculcare quella mentalità vincente che a questa squadra mancava. Ha saputo variare, rilanciare alcuni giocatori, fronteggiare una difficile situazione societaria riuscendo a compattare il gruppo. È forse quest'ultimo aspetto quello più importante. Conte è un allenatore top e se in passato c'erano dei dubbi, adesso sono stati spazzati via. Adesso per lui non rimane che fare lo step successivo, fare bene anche nelle coppe.

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