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Inter, doppio compito per Inzaghi. Resettare la testa e pensare ai sostituti

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La sconfitta di Bologna fa male, ora la squadra di Inzaghi deve sperare in un passo falso del Milan. Ma qualora succedesse deve farsi trovare pronta

Andrea Della Sala

L'Inter deve subito reagire. La sconfitta di Bologna fa male, ora la squadra di Inzaghi deve sperare in un passo falso del Milan. Ma qualora succedesse deve farsi trovare pronta, già a partire dalla prossima trasferta di Udine.

"Il primo punto da risolvere, più ovvio, è il morale. Può sembrare banale, ma il patatrac del Dall'Ara è di quelli dolorosi. Lo è subire una rimonta, lo è a maggior ragione per colpe proprie e lo è con un "domani" in cui in testa al campionato c'è il Milan, senza più alcun asterisco da sciogliere. Nel periodo nero dell'Inter tra febbraio e marzo, allenatore e giocatori avevano sottolineato a più riprese che la difficoltà di un calendario fitto era riassumibile nelle strette tempistiche per raccogliere le energie mentali per preparare il match successivo. Quando si vince il compito è agevole, ma se si perde... Il gruppo Inter, questo è l'obiettivo del tecnico, deve arrivare a Udine con lo spirito delle scorse settimane e dell'inizio di match al Dall'Ara. Travolgente, propositiva, fiduciosa nei propri mezzi", riporta Gazzetta.it.

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ASSENZE -  "L'erroraccio di Ionut Radu rischia di lasciare dietro di sé un messaggio subliminale pericoloso, ovvero che ci siano dei vuoti incolmabili. Era capitato con i forfeit di Marcelo Brozovic dopo la trasferta di Liverpool, con un centrocampo irriconoscibile senza il croato. Questa volta è mancato Samir Handanovic e il sostituto si è reso protagonista in negativo. Con le condizioni da valutare dello sloveno e di Alessandro Bastoni, il gruppo non può correre il rischio di sentirsi impotente senza alcune pedine specifiche. Anche perché la rosa dell'Inter è molto competitiva e la squadra è sufficientemente solida per sopperire ai vuoti degli infortunati. Anche Hakan Calhanoglu salterà l'Udinese per squalifica, ma per puntare alla seconda stella serve una formazione noncurante di chi manca e pienamente fiduciosa di chi c'è. Il tempo scarseggia, ma Inzaghi sa di dover scongiurare il rischio letale di 22 gambe tremanti alla Dacia Arena. Serve premere il tasto "restart" e riprendere dall'ultimo checkpoint, lo splendido gol di Ivan Perisic dopo tre minuti scarsi", sottolinea il portale sportivo

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