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Credo che l'Italia abbia fatto tesoro di quanto successo nei gironi, dove ha faticato parecchio a parte la prima partita contro l'Albania. Oggi si riparte con più entusiasmo, e questo può essere un vantaggio. La Svizzera è una squadra ostica, abituata a giocare determinate partite e difficilmente le sbaglia. Sarei stato più contento se l'Italia avesse incontrato una Nazionale più "blasonata", una come Inghilterra, Francia o Germania: l'Italia contro queste squadre parte svantaggiata, ma riesce sempre a dare il massimo. Quando hai il favore del pronostico devi dimostrarlo: se affronti una squadra sulla carta più forte riesci a dare qualcosa in più con l'orgoglio che contraddistingue la nostra Italia.
Spalletti pare intenzionato a cambiare ancora, tornando alla difesa a 4.
Solitamente gioca con due mancini, vediamo oggi cosa cambierà. La difesa a 3 non mi stava dispiacendo, secondo me c'era qualcosa da cambiare davanti e magari in mezzo, il 3-5-2 poteva essere un modulo che rendeva l'Italia più compatta e in grado di ripartire sugli esterni. Sicuramente Spalletti è un allenatore con grandi conoscenze.
Mancherà Dimarco, ma l'Italia punterà ancora sul blocco Inter con Bastoni, Barella e Darmian.
Avere giocatori dello stesso club sicuramente aiuta. Sono giocatori importanti, che hanno fatto benissimo con l'Inter, hanno vinto lo scudetto: è giusto a mio parere che ci sia un blocco che faccia da spina dorsale dell'Italia.
Uno degli insostituibili dell'Italia è Barella: da ex centrocampista, come valuti fin qui il suo Europeo?
Credo che Barella sia uno dei giocatori più importanti dell'Italia, se non il più importante: l'ha dimostrato in questi anni ed è diventato una colonna della Nazionale. La prima partita ha fatto molto bene, dove non stava neanche benissimo fisicamente, ma ha buttato il cuore oltre l'ostacolo. Con la Spagna ha giocato a 2 e secondo me non è il suo ruolo, non è un mediano, vai a limitare le sue caratteristiche di corsa e inserimento: deve essere libero di svariare e giocare da mezz'ala. Con la Croazia ha faticato un po', ma come il resto della squadra: non può prendere da solo il pallino del gioco.
Parlando di mercato, invece, l'Inter è a un passo dalla chiusura dell'affare Martinez: cosa pensi di questa operazione? Ti ha convinto quando lo hai osservato dal vivo?
È un portiere forte, mi convince molto: è un giocatore di grande prospettiva. A volte forse si compiace un po' troppo della sua bravura con i piedi e della sua capacità di giocare dietro: in questo deve essere molto attento e non superficiale, ma credo che sia un grande portiere. Arriva dal Genoa, quindi è già abituato alle pressioni e a stadi importanti: questo può essere d'aiuto quando arrivi in una grande piazza come l'Inter.
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