“La scaramanzia ci impone di dire che manca ancora qualcosa, ma obiettivamente la pratica è archiviata”. Luca Castellazzi non ha dubbi: per lo scudetto è solo questione di tempo. Lo spumante è in ghiaccio e presto la matematica coronerà un sogno atteso undici anni. Del resto, anche il sorriso e le parole di Antonio Conte dopo la gara col Verona sono stati segnali piuttosto eloquenti del clima che si respira oggi all’interno dello spogliatoio. “L’Inter è consapevole che il grande risultato è a portata di mano. Nelle ultime partite un minimo di calo c’è stato ed è fisiologico al termine di una stagione tanto intensa. Siamo giunti ad un momento del campionato in cui emerge tutta la stanchezza e bisogna esser bravi a sfruttare le occasioni come ha fatto l’Inter contro il Verona”, ha riferito l’ex portiere nerazzurro ai microfoni di Fcinter1908.it.
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ESCLUSIVA Castellazzi: “Faraoni? E’ sempre fallo. Handanovic ancora un anno, poi 2 nomi”
Il gol annullato al Verona, il futuro della porta dell’Inter ed altri temi toccati dall’ex nerazzurro
Il rendimento di Darmian è una delle conferme della bontà del lavoro di Conte.
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“Coinvolgere tutti e farli sentire al centro del progetto è una dote che un grande come Conte deve avere. Riesce a tirar fuori il meglio da tutti, anche da chi non è un titolare fisso e si deve accontentare di scampoli di partita. Io con Darmian ho giocato a Torino prima che andasse allo United ed è un professionista serio, il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe allenare. Quando va in campo ti dà sempre il massimo e due gol così importanti sono perle che gli rimarranno nel curriculum”.
Il gol annullato al Verona ha fatto un po’ discutere.
“Il contatto tra Faraoni e Handanovic, anche se lieve, c’è stato. Può sembrare poco determinante, però chi ha giocato in porta sa che il minimo tocco può sbilanciarti e arrecarti un danno. Di conseguenza, il fallo è netto. E’ anche evidente che Handanovic abbia aspettato la palla e così facendo si sia esposto al contrasto. Se fosse andato più sicuro su quella palla si sarebbero evitate delle polemiche”.
Handanovic sta vivendo un momento delicato.
“Nell’ultima settimana ci sono state tante chiacchiere attorno a lui ed è normale. Quando sei il portiere di una top squadra ogni prestazione passa sotto la lente d’ingrandimento. Ci sono state delle sbavature, ma solo nelle ultime partite. Io penso che un portiere vada valutato nel medio-lungo termine e al momento ritengo Handanovic più che affidabile. La carta d’identità parla chiaro e sicuramente delle riflessioni andranno fatte, ma per la continuità di rendimento si tratta di un portiere sul quale l’Inter potrebbe fare affidamento almeno fino all’anno prossimo”.
Tra i vari nomi che circolano, c’è qualcuno secondo te già all’altezza della porta nerazzurra?
“Musso secondo me ha l’età giusta per fare un salto del genere. Parliamo di un portiere completo e potente, gioca in Italia da tempo ed è sicuramente un profilo molto interessante. Ho grande considerazione anche di Meret, sembra vecchio perché se ne parla da tempo, ma è giovane. Con lui l’Inter farebbe un investimento per un titolare per i prossimi dieci anni. Sta migliorando anche nel gioco con i piedi e questo è un aspetto non di poco conto nel calcio di oggi”.
Potremmo assistere ad un’estate di sacrifici per tutte le squadre, considerando le difficoltà in cui versa il calcio. C’è un giocatore del quale non ti priveresti per nessuna cifra?
“Innanzitutto mi auguro che l’Inter non sia costretta a dover vendere dopo la vittoria dello scudetto. Sicuramente tutte le squadre stanno affrontando un momento particolare dal punto di vista del bilancio e gli affari saranno pochi, ma sarei già contento se i nerazzurri riuscissero a non privarsi dei pezzi pregiati. Sicuramente il primo mattone sul quale costruire anche la squadra del prossimo anno è Lukaku, anima e terminale offensivo della formazione, determinante anche al di là dei gol. Sai che nei momenti di difficoltà ti può aiutare col fisico ed è una risorsa preziosa. Mi auguro comunque non vengano prese in considerazione cessioni di lusso”.
Intanto si è accesa la lotta per un posto in zona Champions.
“Le squadre più in forma al momento sono l’Atalanta e il Napoli, che ha ritrovato tutti i giocatori e si è messo alle spalle il periodo nero. La Juve e il Milan stanno attraversando una crisi di risultati e sono indietro a livello fisico. Hanno giocato tante partite e questo anche incide. Ci sono ancora punti in palio e gli scontri diretti in programma nelle ultime giornate avranno un peso enorme. Il Milan ha sorpreso all’inizio perché giocava bene, verticalizzava molto, prendeva il pallino del gioco. Non era una squadra da scudetto, ma può ambire a un posto importante in classifica. Anche loro sono passati attraverso un periodo di tante assenze, quella di Ibra ha pesato più di altre”.
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