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La strategia dell'Inter, prendendo Martinez, appare chiara: mettere al fianco di Sommer un elemento pronto a subentrargli nel giro di poco tempo. Come valuti questa mossa?
Credo che sia normale per l'Inter aver fatto un investimento di questo tipo. Sommer ha fatto un campionato strepitoso, è un portiere affidabile, però l'età avanza, quindi avere in casa un giocatore pronto per dare continuità a un progetto è importante. L'Inter lo scorso anno ha dominato in tutti i sensi, e dal mercato che sta facendo mi sembra che stia guardando anche oltre: lo scudetto è un obiettivo, ma anche l'Europa.
Nel frattempo l'Inter può sempre contare su Sommer, portiere meno battuto della scorsa stagione e protagonista anche all'Europeo.
Sommer ha fatto benissimo. Io non ero un estimatore di Onana, non mi piaceva, sono stato contento quando è andato via e credo che l'Inter ci abbia guadagnato in tutti i sensi con Sommer. Handanovic faceva un altro sport...
Passando all'attualità: l'Inter ha puntellato la rosa inserendo, oltre a Martinez, due parametri zero come Taremi e Zielinski: secondo te la squadra di Inzaghi ne esce rafforzata?
Quando sei molto forte devi fare solo dei piccoli ritocchi mirati. La strategia secondo me è stata perfetta: hai preso due giocatori importanti, che hanno giocato ad alti livelli. L'Inter ha fatto un ulteriore passo in avanti, due giocatori così oltre all'Italia ti fanno avere un'altra prospettiva anche in Europa.
Concordi con chi considera ancora l'Inter come la squadra da battere?
L'Inter è la squadra da battere, su questo non si discute. Poi è logico che c'è qualche altra squadra che è diventata più scomoda: il Napoli con Conte diventerà ostico, con quel potenziale potrà dare fastidio. La Juve si è mossa nell'ottica di rientrare nel giro. L'Inter è avanti, ma le altre non stanno a guardare.
Nel frattempo le altre si stanno muovendo: chi ritieni possa essere l'antagonista principale dell'Inter? Quale squadra ti incuriosisce?
Le rivali alla fine sono le solite. Mi sembra che il Napoli sarà una squadra con il carattere dell'allenatore, molto difficile da affrontare: per Conte parla la storia, dove arriva dà una svolta radicale. E poi questo Napoli 2 anni fa ha dominato: lo scorso campionato non è spiegabile per i valori che ha. La Juventus ha dato un segnale, c'è il Milan, la Roma può far bene, ma alla fine l'Inter rimane la squadra da battere: sarà un campionato dove fino a marzo-aprile ci sarà da divertirsi.
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