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ESCLUSIVA Pistocchi: “Gol Juve 2 volte irregolare, incredibile. No a Conte, sceglierei…”

Pistocchi Inter
Il punto di vista del giornalista a proposito dell'episodio di Inter-Juventus e della stagione nerazzurra in generale

Daniele Vitiello

Nell'ultima gara prima della sosta l'Inter ha fatto registrare l'ennesima sbandata di questa stagione. Per responsabilità sue, ma non solo. Ad Appiano Gentile, infatti, fanno ancora i conti con la rabbia per il gol convalidato a Kostic e viziato da due evidenti irregolarità. Per analizzare a 360° la gara con la Juventus e, più in generale, l'andamento dei nerazzurri, abbiamo intervistato in esclusiva per Fcinter1908.it Maurizio Pistocchi.

Rabiot Inter Juventus

Maurizio, che idea si è fatto dell'episodio incriminato?

"Il gol è doppiamente irregolare perché Rabiot tocca col bicipite e la palla cambia direzione, mentre è ancora più evidente il controllo col braccio destro di Vlahovic. E' davvero incredibile come la Juventus nelle ultime due partite abbia avuto due gol viziati da evidenti falli di mano che secondo i varisti non erano possibili da definire. Ho visto la partita in compagnia di un amico ex allenatore ed entrambi eravamo sicuri delle irregolarità, senza nemmeno attendere il replay. La nuova madre di tutte le scuse è "non c'erano immagini sufficienti": così facendo, Rocchi e i suoi arbitri forse non rendono conto che stanno svalutando completamente il VAR.

A questo punto la gente, giustamente, si chiede a cosa serve. Il problema grossissimo del VAR è il protocollo, che lo costringe ad intervenire solo in caso di chiaro ed evidente errore. Se potesse intervenire in caso di 'possibile' errore, cambierebbe tutto ed eviteremmo molte polemiche. Detto questo, l'Inter contro la Juventus non ha fatto una buona partita".

Che gara è stata?

"A me la Juventus è piaciuta di più, era messa meglio in campo e soprattutto ha fatto meno errori. Nell'episodio del gol di Kostic, ad esempio, i nerazzurri perdono completamente le distanze. Inzaghi fa male ad attaccarsi tutte le volte agli episodi arbitrali: se questa squadra perde nove partite è perché ha evidenti limiti di gioco. Contro la Juventus sono stato contento di una sola cosa".

Cosa?

"L'ingresso in campo di Bellanova. Dopo essere stato massacrato dal pubblico nell'unica occasione in cui ha giocato e in cui non aveva nessunissima colpa, ha fatto vedere di essere un giocatore da Inter".

Come suddividere le responsabilità di una stagione così altalenante?

"Le responsabilità dei dirigenti sono inferiori rispetto all'allenatore, per il semplice motivo che non hanno possibilità di spesa. L'anno scorso è uscito Sanchez, che aveva deciso la finale di Supercoppa, soltanto per la necessità di abbassare il monte ingaggi. E' difficile gestire un club come l'Inter senza disponibilità economica. I dirigenti hanno sicuramente le loro colpe, mi meraviglio ad esempio di come l'Inter non sia capace di fare player trading e prendere in giro per il mondo giocatori a cifre accettabili. La rosa attuale è quasi completamente costruita sui parametri zero: guardando Inter-Juventus mi sono reso conto che il solo Bremer ai bianconeri è costato come quasi tutta la formazione nerazzurra.

Detto questo, la valorizzazione attraverso il gioco dei calciatori presi, non c'è stata. Inzaghi poteva fare scelte diverse e pretendere di più. La gestione di alcuni calciatori, Brozovic su tutti, non mi è piaciuta. La sua squadra, tra l'altro, quando perde le distanze rischia sempre tanto. Con Conte l'Inter era una macchina da guerra coesa e solida, nessuno si permetteva in campo di alzare la voce o fare casino. Inzaghi non ha leadership tecnica e temperamentale per gestire un team così importante".

A proposito di Conte: si rincorrono voci di un suo possibile ritorno.

"Non sarei favorevole. Conte è un allenatore molto forte, ma pretende giocatori molto forti. L'Inter non ha le possibilità economiche per poter gestire un progetto di questo tipo. Un buon padre di famiglia deve sempre fare il passo secondo la gamba, per questo serve un progetto diverso, con un allenatore giovane e che magari abbia un'idea diversa dal 3-5-2 che francamente dimostra sempre i suoi limiti. Mi piacerebbe vedere l'Inter allenata da un De Zerbi, Italiano, Dionisi, Thiago Motta o lo stesso Stankovic, che sta facendo bene con la Sampdoria, nonostante il club sia in una situazione tragica. Perché no, anche Ballardini che ha portato la Cremonese in semifinale di Coppa Italia ed è un risultato strepitoso, considerando che sono ultimi in campionato. Vorrei vedere, insomma, un'idea di calcio più propositiva".

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