Tra le tante idee per l'attacco in casa Inter, c'è quella molto intrigante chiamata Lorenzo Insigne. Il centravanti è infatti in scadenza con il Napoli il prossimo giugno e al momento il rinnovo sembra lontanissimo. Ecco dunque che Marotta valuta l'acquisto, con un'ipotesi nuova: "Insigne non si è lasciato distrarre nell’amichevole con il Pescara - spiega il Corriere dello Sport -, non accadrà neppure con Venezia e Genoa («Uno come lui non si turba») e però in questi quattordici giorni che possono imprimere una svolta - anche emozionale - alla sua vita, oppure indirizzarla verso quei quattro mesi utili per decidere il primo gennaio del 2022 cosa fare di se stesso, c’è una “nemica” neppure tanto occulta che si muove nell’ombra.
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Inter, per Insigne un’ipotesi nuova: “Può promettersi a zero dall’1 gennaio”
Resta quella scappatoia, niente male in termini economici per l’Inter, di promettersi ad Insigne sin dal primo gennaio
In questa città avvolta nell’afa, viene annunciato l’arrivo di Vincenzo Pisacane, il manager di Insigne che funge da ponte tra l’Inter e il Napoli e assorbe le intenzioni dell’una e le richieste dell’altro: con la telefonia che consente da qualsiasi spiaggia di questo universo d’avere un contatto, diventa misterioso (ma sino a un certo punto) comprendere le ragioni di un viaggetto, in assenza di un’urgenza che abbia bisogno d’un appuntamento fisico. L’Inter rimane dentro il suo tridente (Zapata-Correa-Insigne) talmente tanto vario che potrebbero persino giocare assieme, ma le situazioni a volte rischiano di diventare scivolose e val la pena avere un piano-B e anche un piano-C per non ritrovarsi dal mare alla palude.
Nuova ipotesi
Però non c’è fretta. E per capire quale sia il momento della verità, non basterà annusare il vento, perché in questa storia le strategie finiranno per confondere, inevitabilmente, le idee: resta quella scappatoia, niente male in termini economici per l’Inter, di promettersi ad Insigne sin dal primo gennaio con sette milioni alla firma e il quadriennale da sei, significherebbe comunque risparmiare rispetto ai quindici ipotizzati come spesa attuale e, chiaramente, ai trenta, che sembrano la soglia minima per accedere a casa di Adl e cominciare a dialogare", conclude il quotidiano.
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