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Inter, applausi per Inzaghi. Chi attacca Oliver è alla frutta! Benfica scarso? Un po’ di dati

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L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: applausi a Inzaghi e all'Inter per una vittoria clamorosa. Benfica scarso solo per chi rosica

Si torna finalmente a respirare dopo la salvifica vittoria di Champions col Benfica. Tanto importante anche se non decisiva, quanto inattesa. Già, perché al di là del più strenuo ottimista, nessuno avrebbe mai immaginato che un’Inter reduce da 6 risultati senza vittorie ( 3 pareggi e 3 sconfitte), potesse uscire dal Da Luz con una vittoria non striminzita ma senza appello.

Dopo una partita giocata alla pari contro un avversario di rango che fino a quel momento in Champions League aveva ottenuto risultati di tutto rispetto.

Benfica Inter

Perché dopo la partita son tutti bravi a sminuire i meriti dei nerazzurri, ma è giusto riportare alcuni dati inoppugnabili: la Champions League del Benfica di quest’anno si esprime con 23 gol fatti in 8 partite, 16 gol messi a segno in 6 partite nel girone contro Juve e Psg, 7 gol fatti in due gare agli ottavi contro il Brugge.

I portoghesi sono sempre andati in gol in Champions dal 2021 in 13 gare consecutive con una media di 2 gol a partita. Con questi numeri l’impresa dell’Inter deve essere letta in maniera ancora più importante, al netto del fatto che si giocasse senza due elementi determinanti come Skriniar e Calhanoglu. Ma ad onor del vero anche al Benfica mancavano due titolari.

Detto questo siamo solo al primo round e proprio per i numeri sopra citati non si può cantar vittoria e nella gara di ritorno servirà una super partita con la massima concentrazione per evitare capitomboli clamorosi. Perché basta sbagliare l’approccio per andare in difficoltà ed arrivati a questo punto sarebbe folle, soprattutto dopo aver disputato una grandissima prestazione fuori casa. Giocando con mentalità europea cosa che nessuno avrebbe mai neppure ipotizzato.

Un plauso a Inzaghi ed ai ragazzi perché non era facile sfoderare una prestazione del genere dopo un periodo così negativo. Permettetemi una carezza di compatimento agli haters di professione che hanno cercato affogare la propria frustrazione paragonando episodi di partite con dinamiche totalmente differenti. Evidentemente non gli è ancora passata e chissà quando mai gli passerà. Ma del resto c’è stato anche chi ha osato arrivare a dire che alcuni ululati razzisti nei confronti di Lukaku fossero di tifosi dell’Inter travestiti con altri colori con l’intento di far chiudere settori. Siamo proprio neanche alla frutta ma al dessert anzi probabilmente agli amari, intere bottiglie di amari.

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Tornando a noi, è giusto ricordare che si arrivava alla sfida col Benfica dopo un periodo profondamente nefasto. Per risalire all’ultima vittoria bisogna addirittura arrivare al 5 marzo, quando i nerazzurri superarono il Lecce tra le mura amiche di San Siro.

Dal Lecce al Benfica ci sono di mezzo 8 partite in cui l’Inter ha vinto solo due volte ( Lecce e Benfica appunto), poi 3 pareggi ( Porto, Juve e Salernitana) e tre sconfitte ( Spezia, Juve e Fiorentina).

Poi bisogna sempre contestualizzare, perché le prestazioni dell’ultimo periodo lasciavano intravedere una squadra in ripresa, che creava ma che faceva fatica a capitalizzare. In effetti il vero problema è la bulimia degli attaccanti che sembrano aver smarrito il fiuto del gol. Ma è un periodo così, non bisogna mollare perché tutto è ancora in discussione.

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Contro il Monza sarà fondamentale ritrovare la vittoria a 40 giorni di distanza dall’ultima in campionato. Parliamoci chiaro, la lotta per il posto Champions adesso è maledettamente complicata, tuttavia è un campionato anomalo e i risultati inattesi sono il trend di questa stagione. Unico comune denominatore fatto salvo il Napoli. Ecco perché bisogna crederci, per non avere rimpianti e perché il percorso in Champions non può essere certo casuale. Adesso servono i leader, adesso serve non nascondersi e dimostrare tutto ciò che si ha. Mettendoci la faccia, uniti. Tutti insieme.

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