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Inter, in due bussano alla porta di Conte. Contro l’Atalanta c’è una cosa da non fare

L'analisi di Fcinter1908.it dopo Inter-Napoli di ieri sera

Daniele Vitiello

Improvviso, come il temporale che si è abbattuto sul Meazza a pochi minuti dal fischio d'inizio. Il diagonale di Danilo D'Ambrosio ha alzato il sipario in Inter-Napoli e messo in discesa una gara ostica. Si è fatto trovare pronto ancora una volta il difensore nerazzurro, per caratteristiche tra i migliori a disposizione di Conte. Risorsa fondamentale perché è la sintesi perfetta del tipo di calciatore che il tecnico leccese vuole nel terzetto arretrato.

Lo ha sfruttato nel migliore dei modi, concedendogli qualche sgroppata per aggredire il Napoli a destra senza dare troppi riferimenti, coperto dalla generosità proverbiale di Barella. Se l'è giocata egregiamente Conte, mettendo in scacco gli avversari anche grazie a questa mossa. Non senza soffrire, ma ringraziando anche lo scarso cinismo della squadra di Gattuso. I cambi, stavolta tempestivi (solo Eriksen avrebbe probabilmente meritato più spazio al posto di uno stanco Borja), hanno contribuito a blindare tre punti fondamentali per la classifica.

BUCCIA DI BANANA - L'ultimo capitolo di questo campionato, prima di potersi concentrare sull'Europa League, obbliga l'Inter alla grande prova. Difendere il secondo posto in classifica è l'obiettivo principale per ambizione e bilancio. Non commetta però la Beneamata l'errore di pensare di poter speculare sul pareggio. Si tratta di un lusso che non può permettersi. L'Atalanta non vede l'ora di approfittare della minima disattenzione di una squadra che non ha nella gestione dei risultati il suo miglior pregio. Se ci è riuscita contro il Napoli è anche perché gli azzurri non sono stati in grado di sfruttare le chance a disposizione.

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